Tornare al rap: Gionni Gioielli

Gionni Gioielli oltre ad essere un rapper è un fondatore di professione nella scena, occhio e croce correvano i titoli di coda degli anni 90 quando fondò Adriacosta e Micromala…passati quasi vent’anni, un po’ per esigenza artistica un po’ per non perdere il vizio mette alla luce il collettivo MxRxGxA.
Ciao Gionni e benvenuto, torni da una serie di date targate MxRxGxA come è andata?
E’ andata incredibilmente bene. Certo so benissimo quali sono i limiti della musica che facciamo quindi non è che mi aspetto i palazzetti pieni, però la risposta del pubblico c’è stata. C’era gente e non era gente che era li per caso, erano fan che sono stati a urlare tutti i pezzi barra per barra dall’inizio alla fine e alcuni live sono durati veramente tanto, anche piu di due ore perchè magari eravamo in sette o otto sul palco. E’ stato emozionante e vorrei ringraziare tutti i fan, non era per niente scontato.
Ci sono date estive in arrivo o ripartirete da settembre?
Guarda, l’idea era di fermarsi, prenderci del tempo e lavorare a dei progetti da portare in giro in maniera più semplice, il collettivo è grande e non è ovviamente possibile essere tutti a tutti le date, abbiamo avuto line up e scalette diverse ad ogni data con l’ovvia conseguenza che io qualche strofa l’ho cannata qua e la, visto che ogni data dovevo imparare una serie di pezzi differente rispetto alla data precedente.
Però dopo l’ultima run di date la gente si è gasata, i “magazine” ci hanno dedicato articoli, gli organizzatori erano felici e cosi hanno iniziato a scriverci per avere delle date estive quindi qualcosa faremo, non molto eh, ma qualche data quest’estate la facciamo. Dopo l’estate probabilmente ci prenderemo un po di pausa per capire come fare un altro giro nel modo migliore.
Mediterraneo come è nata la collabo con Montenero e che disco sarà?
Monte è da quando ci siamo avvicinati per lavorare a Ligera Memories che mi diceva “5 Bambole bro, 5 bambole è un disco che avrei voluto fare io” e voleva che facessimo un disco del genere assieme. L’estate scorsa mentre ero in Albania che mi ubriacavo di Daiquiri Frozen all’ombra di un baldacchino di paglia abbiamo deciso di farlo. I primi pezzi li ho scritti li, praticamente senza beat, steso frontemare
Doveva essere tutto su basi di HVGME (producer che lavora con lui al progetto Stakanov Boys) ma poi, una volta tornato in Italia ho deciso che volevo pure produrre che quel genere di atmosfere sono le mie preferite.
Ovviamente è un disco estivo, ma abbiamo cercato di creare un mood che non fosse ne quello di 5 bambole, ne quello di Festivalbars.
Hai collaborato con tantissimi artisti, uno con il quale vorresti chiudere un feat e perchè? (vale tutto e di tutti i generi)
Sono veramente troppi, ormai mi sento piu un producer che un rapper e vorrei produrre dischi a tutti. Vorrei portare dei rapper che mi piacciono in un viaggio musicale coerente, eliminare gli inutili orpelli che a volte, A MIO PARERE, mettono nelle canzoni. Cercare di fare quello che per me potrebbe essere il miglior disco della loro carriera (lo produco io, è ovvio che sarebbe il migliore LOL). Potrei farti una lista di nomi infinita: Nex, Danno, Ensi, Inoki, Marsiglia, Gue, Egreen. Però sono tutti progetti irrealizzabili per un motivo o l’altro, o che richiederebbero degli sbattimenti troppo grossi. Poi ultimamente mi sto divertendo moltissimo a produrre artisti piu “giovani”, affamati, che si fidano delle mie idee. Se penso ad Armani, Rollz, Gentle, elia, ToniZeno, sono tutte cose che mi hanno dato enormi soddisfazioni quindi alla fine spero di trovare altri “Giovani” altrettanto bravi
Non ti chiedo qual è stata la data più bella o che senti più tua perché sarebbe scontata…raccontacene una che non è andata proprio come doveva andare.
diciamo che Palermo è stata un po sottotono rispetto alle altre, mi spiace perchè i ragazzi che organizzano ci mettono l’anima ma probabilmente Palermo non è pronta a questo genere di cose, non è interessata. Ma sono sicuro che lavorando e portando avanti le cose con passione si potrà creare un movimento solido anche li.
Cioè, quattro anni fa abbiamo fatto una data a Milano io e Blo e c’erano forse 50 persone, quest’anno, nello stesso locale, l’abbiamo mandata Sold Out senza prevendite con la gente in fila un’ora per entrare.
Colonne culturali di Gionni Gioielli: un film, un libro, una canzone ed un personaggio per te fondamentali.
Un film/un libro non esiste. Posso dirti Tarantino e i primi di Guy ritchie, che alla fine Tarantino racchiude nei suoi film gran parte delle influenze cinematografiche che mi piacciono. I libri di Elmore Leonard e di Don Winslow. Piu che una canzone un DJ set di Maseo dei De La Soul, c’è una sua “boiler Room” su un rooftop su youtube che ha un mood splendido. Il personaggio sono io. Oppure Frankie Machine, ma tra qualche anno, non sono ancora cosi vecchio.
Località dove non hai mai suonato ma dove vorresti suonare? (Ben accetti nomi di paesi sconosciuti)
Sembra assurdo ma in Veneto non mi fanno suonare. Una data nelle “mie zone” mi farebbe piacere, andrà a finire che me la autoprodurrò e manderò agli organizzatori una foto di me a fine serata che conto l’incasso con scritto “yesterday price is not Today price, pare”
Certo che tutti i tuoi follower capiranno la domanda: quanto è importante lavarsi i denti secondo il codice etico di Gionni?
Lavarsi in generale.
Ultima domanda, momento spoiler oltre Mediterraneo?
Porterò a termine il progetto NBA che sta uscendo “a fascicoli”, sto buttando fuori questi singoli di “emergenti” uno alla volta, per evitare di buttare fuori un disco e magari poi la gente si soffermi su un pezzo o l’altro. Credo sia fondamentale dare spazio alle “nuove leve” per evitare che la scena inaridisca. Anche se non sono ancora pronti ad affrontare un disco intero è importante iniziare a farli conoscere ed esporli ad un mercato di modo che ricevano delle gratificazioni che li spronino a continuare e dall’altra parte per far sentire agli ascoltatori che c’è un movimento, che non è una cosa che si ferma a me o a MRGA, verranno fuori altri dischi, altri rapper e non finirete tra dieci anni ad ascoltare i soliti quattro dischi di quei 2 artisti che vi sono piaciuti e, soprattutto, per i giovani ascoltatori far sentire che il RAP non è un genere fermo a vent’anni fa con gente che dice cose di vent’anni fa e pensa come vent’anni fa.
Poi penseremo alla fase cinque.