Basilicata: L’emergenza arriva dagli studenti della facoltà di Scienze Geologiche dell’UniBas, chiuso il corso di Laurea Magistrale
Basilicata o Lucania che dir si voglia, terra di frane, terremoti, terra di petrolio. Dopo le piogge e le alluvioni che hanno terrorizzato gli abitanti della fascia ionica, l’ultima emergenza arriva dagli studenti del Corso di Laurea in Scienze Geologiche dell’Università di Basilicata che hanno rivolto un appello a tutte le testate giornalistiche e redazioni locali, radio e web nazionali sulla chiusura di una laurea magistrale sui rischi geologici.
Gli studenti sollevano tante emergenze, dai terremoti con cui la regione deve e dovrà convivere, dagli affioramenti di amianto che interessano il massiccio del Pollino, situazione pericolosa da mettere in sicurezza al più presto, sino ad arrivare al cuore roccioso della Lucania che ospita il giacimento di petrolio più grande dell’Europa continentale. Questo è solo un breve elenco di tante intenzioni non concretizzate, promesse non mantenute che rischiano di crescere notevolmente a fronte di una mancanza di interesse da parte delle istituzioni competenti. Come dire in Basilicata non c’è nessun problema, non conviene occuparsi di geologia. Gli studenti, spinti dal puro sentimento di appartenenza verso la propria terra vogliono porre all’opinione pubblica alcuni semplici quesiti. Si chiedono se investire sulla geologia sarebbe una mossa intelligente? Se sarebbe opportuno avere in regione una struttura di ricerca che operi su temi di interesse collettivo, e sopratutto che informi in maniera corretta sulle catastrofi geologiche. La causa di tale, è proprio il caso di dirlo, dissesto universitario, è in apparenza la mancanza di requisiti, primo fra tutti il numero minimo di docenti, ma, secondo fonti MIUR, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nell’ateneo lucano ci sono 20 geologi sparpagliati in altri corsi di laurea, un numero utile per avere un ciclo continuo, del corso triennale più quello magistrale.Gli studenti concludono la loro lettera aperta segnalando che ricercatori di ogni sede si recano in Basilicata per studiarne la geologia, questo ha portato alla fondazione della prima associazione universitaria in Italia che si occupa di divulgazione della geologia e dei rischi. Senza una Laurea Magistrale è facile intuire che non ci saranno iscrizioni al corso triennale, sapere in anticipo di non poter proseguire gli studi nella stessa facoltà porterà gli studenti a spostarsi altrove già dalla prima iscrizione. In attesa di una riflessione attenta da parte di tutti, il corso di laurea magistrale in Scienze e Tecnologie per l’ambiente è chiuso all’Unibas.
Emidio Carlomagno
29 febbraio 2012