Venezia e l’invasione delle ‘grandi navi’ in laguna: un bene o un male?
A Venezia continua il dibattito sul passaggio delle grandi navi da crociera in laguna: un bene per l’economia, un male per la sicurezza dei cittadini e del patrimonio artistico della città.
Nel corso dell’estate appena conclusa più volte si è rischiata la tragedia. Il 28 luglio ad esempio, la grande nave da crociera, Carnival Sunshine, un colosso da 102mila tonnellate di stazza, è passata troppo vicino ad uno dei moli vicini al Canal Grande, vicino a piazza San Marco, il cuore di Venezia. Un inchino, una manovra errata, che aveva ricordato il tragico epilogo della Costa Concordia, ancora ‘spiaggiata’, seppur roteata, all’Isola del Giglio.
Per protestare contro l’invasione delle grandi navi in laguna il “Comitato no Grandi navi” ha organizzato, nel week-end appena concluso, una manifestazione: decine di aderenti al movimento si sono tuffati al passaggio delle navi da crociera, nel Canale della Giudecca (riva delle zattere), per bloccarne il passaggio.
Gesti dimostrativi, subito ‘intercettati’ e fermati dalle forze dell’ordine, che lanciano un forte messaggio. I circa 40 dimostranti però difficilmente potranno evitare la sanzione amministrativa per divieto di balneazione in laguna.
Ricordiamo che il “Comitato no Grandi navi” ha più volte domandato al governo l’immediata applicazione, per il bacino di San Marco, del decreto Clini-Passera, che stabilisce il divieto di transito le navi che pesano oltre le 40mila tonnellate di stazza lorda.
La decisione potrebbe arrivare il primo ottobre, data in cui il presidente del Consiglio Enrico Letta ha convocato una riunione a palazzo Chigi con il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, e quello dell’Ambiente Andrea Orlando. L’obiettivo è quello di risolvere la questione delle grandi navi a Venezia e trovare una soluzione sulla base delle varie opzioni che i ministri competenti hanno preparato.
Il portavoce del Comitato ‘No grandi navi’, Silvio Testa, ha però fatto sapere che il movimento non si fida ancora dell’esecutivo e che non si accontenterà delle soluzioni annunciate dal Governo per far evitare il passaggio dei ‘giganti’ del mare nel bacino di San Marco.
Testa ha dichiarato: «Diffidiamo il Governo e le istituzioni dal tentativo di lucrare sull’effetto mediatico della manifestazione di ieri nel canale della Giudecca per sostenere in realtà le loro tesi, e non quelle dei cittadini veneziani. Lo slogan gridato ieri in riva delle Zattere era ‘fuori le navi dalla laguna’, cioè dall’intero ecosistema, con il quale non sono compatibili, non solo da San Marco o dalla Giudecca. Noi riteniamo che per la sua storia ed il suo valore ambientale, la laguna abbia la stessa straordinaria valenza culturale dei palazzi e dei monumenti della città. Non vogliamo in sostanza che si tolga l’obbrobrio, le navi da San Marco, e si continui distruggendo la laguna».
Testa ha poi lanciato un appello al governo: «se saranno ascoltate le parti, sentano anche noi. Se ci saranno gli armatori non si capisce perché non debba esserci anche una rappresentanza dei cittadini».
Il passaggio delle navi crociera in laguna è quindi un male per i cittadini e per l’immenso patrimonio della città di Venezia. I benefici economici sono poi tutti da dimostrare ed a questi si aggiungo altri dati negativi, quelli legati alla qualità dell’aria che si respira. da un’indagine dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale (ARPAV), emerge che per ogni giorno di sosta in porto, una nave da crociera produca una quantità di inquinamento e polveri sottili pari al traffico di Mestre o a 40.000 auto.
Resisti Venezia!
Enrico Ferdinandi
(@FerdinandiE)
23 settembre 2013