Per i ghiacciai austriaci il tempo sta scadendo
Lo scioglimento dei ghiacciai è un fenomeno idrogeologico globale, strettamente connesso ai cambiamenti climatici. Le superfici e lo spessore dei ghiacciai diminuiscono sempre di più rispetto ai valori passati. Le Alpi austriache stanno vivendo questa drammatica situazione.
Secondo il rapporto del Club Alpino austriaco (OeAV), diffuso nell’aprile di quest’anno, lo stato di saluto dei 93 ghiacciai nazionali sarebbe altamente compromesso. Il ritiro appare inesorabile, con record di arretramento di più di 200 metri in due anni del Pasterze, il ghiacciaio più esteso del Paese. Il documento dell’OeAV descrive le rilevazioni effettuate nell’ultimo anno, con una sentenza estrema: a causa del riscaldamento climatico in corso, i ghiacciai austriaci saranno tutti sciolti nell’arco di 40-45 anni. Il ritiro maggiore tra i ghiacciai misurati è stato, appunto, quello del Pasterze, il più grande dell’Austria, situato nel gruppo montuoso del Glockner, nella provincia meridionale della Carinzia. Al secondo posto troviamo il ghiacciaio Rettenbachferner, in Tirolo, che è arretrato di 127 metri di ghiaccio, seguito dal ghiacciaio Sexegertenferner, anch’esso in Tirolo, che ha perso più di 93 metri. I ghiacciai si stanno rapidamente riducendo, perdendo massa e altezza. «Se abbiamo un’irradiazione di questo tipo, con otto o nove ore di sole, il ghiacciaio perde la sua altezza di circa dieci centimetri. È un dato enorme, perché si perdono dieci centimetri di ghiaccio all’anno. Per compensare questa perdita, ci vorrebbero dieci metri di neve fresca, che poi si trasformerebbe in ghiaccio», ha spiegato Bernhard Zagel, ricercatore sui ghiacciai dell’Università di Salisburgo. Infatti, il processo di formazione delle riserve di neve alle estremità superiori dei ghiacciai richiede decenni e la loro sopravvivenza è dovuta interamente alle riserve di ghiaccio del passato. Per Nicole Slupetzky, vicepresidente dell’OeAV, è necessario pensare subito ad un turismo rispettoso della natura, per limitare i danni specialmente nella stagione sciistica alle porte.
Ovviamente, la situazione dei giganti di ghiaccio che sovrastano l’Austria non è che l’indice di una tendenza complessiva che caratterizza inevitabilmente tutto l’arco alpino. Questo è un forte segnale di allarme per la politica climatica di paesi come l’Austria, che hanno fatto delle loro vette maestose un motivo di vanto e di profitto per il turismo nella regione.