Da oggi Pos obbligatorio per professionisti e negozianti: le regole

Dal 30 giugno 2022 il Pos, ovvero Point of Sale – terminale che accetta i pagamenti con carte di credito o debito, diventa obbligatorio per tutti i commercianti. Il provvedimento, adottato in linea con le misure di digitalizzazione previsti dal Pnrr, prevede sanzioni per i negozianti i professionisti che dovessero rifiutare i pagamenti con la carta.
Come funziona
L’entrata in vigore della sanzione, originariamente prevista dal 1° gennaio 2023, è stata anticipata al 30 giugno 2022 dall’articolo 18, comma 1, del Dl 36/2022. Nonostante il Pos sia stato introdotto in maniera obbligatoria dal giugno del 2014, molti esercenti non si sono adeguati alla legge negli 8 anni successivi. Da oggi però, scatterà una doppia sanzione per chi non accetterà pagamenti con bancomat e carta di credito. L’obbligo rientra tra le misure per ridurre l’uso delle banconote previste nel Piano nazionale di ripresa e resilienza. È infatti prevista una sanzione amministrativa di 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento. Quindi, su un pagamento di 100 euro, il commerciante riceverebbe una sanzione di 34 euro, dietro denuncia del cliente. Ma a chi spetta rispettare il, seppur non troppo, nuovo obbligo? Sono chiamate al rapporto diverse figure professionali, tra cui artigiani, ristoratori e baristi, negozianti, notai, commercialisti, medici, ingegneri, geometri, avvocati, consulenti del lavoro, dentisti e, in generale, i professionisti con partita Iva. L’unica scusante per non ricorrere ai pagamenti elettronici sarà l’oggettiva impossibilità tecnica dell’oggetto: se, a causa di un guasto tecnico o per assenza di linea, il Pos dovesse essere fuori uso, non sarà possibile applicare la sanzione.
Le reazioni di Confcommercio e Codancons
La legge ha trovato diverse risposte nelle associazioni di categoria e dei consumatori. Confcommercio ritiene che il meccanismo sanzionatorio non sia la soluzione per incoraggiare i pagamenti elettronici ma, al contrario, ciò che pensa sia utile è la riduzione delle commissioni a carico dei consumatori e la gratuità per i micropagamenti. Reazione opposta è quella del Condacons, che ritiene le sanzioni l’unica misura attuabile e possibile contro coloro che si rifiutano di aderire ai pagamenti tramite Pos. In comune con la precedente associazione però, l’idea di ridurre i costi di commissione sulle transazioni digitali a carico degli esercizi commerciali, per andare incontro anche alle richieste di questi ultimi.