A che punto siamo con il vaccino Covid-19?

Il lungo processo che porta ad un vaccino
Il processo per arrivare ad avere un nuovo vaccino non è affatto semplice, sopratutto difficile da stimare il tempo che ci si può impiegare. Si parte da un minimo di dodici mesi, fino ad un massimo di un anno e mezzo, ovviamente questo periodo, poichè emergenzale, è nettamente inferiore ai 5-12 anni di cui si ha bisogno in un normale processo di ricerca vaccino.
La ricerca si inasprisce poichè il virus è di tipo sconosciuto. Per arrivare ad avere un farmaco bisogna partire da zero, quindi costruire il vaccino. La prima fase è capire come il virus entra nel corpo umano e si replica. Bisogna, poi, identificare quali sono gli antigeni ovvero i componenti del batterio in grado di attivare una risposta del sistema immunitario.
La seconda fase è l’identificazione del vaccino che si basa su studi in laboratorio utilizzando colture di cellule e modelli animali. Una volta terminata la fase laboratoriale, se si è arrivati ad avere un prodotto che soddisfa i criteri di potenza e sicurezza, si passa alla sperimentazione sull’uomo. Questa fase conta altre 4 fasi interne; tre nella fase prima del commercio, e un’ultima fase quando il vaccino è già in commercio. In queste tre fasi si passa da poche persone soggetto di sperimentazione, fino ad un migliaio nella fase pre-commercio.
Ogni passaggio parte rigorosamente da un risultato positivo nella fase precedente, e, una volta terminati gli studi in laboratorio, il produttore del vaccino deve chiedere l’autorizzazione a commercializzare il farmaco alle agenzie preposte alla regolamentazione dei farmaci. Ad esempio, in Europa abbiamo l’European Medicines Agency e negli Stati Uniti la Food and Drug Administration. L’ultima fase prevede l’approvazione da parte dell’ente, e, se positiva, il farmaco può essere immesso nel commercio.
Nell’immagine in basso un normale trial di sperimentazione vaccino, in un periodo di non emergenza, dura dai 10 ai 16 anni.

Il National Institute of Allergy and Infectious Diseas, in Aprile, ha confermato l’inizio della sperimentazione di un vaccino risultato sicuro nella fase 1 su u gruppo ristretto di venti persone. L’Istituto conferma, però, che i risultati di queste fasi iniziali non saranno disponibili prima della fine estate/inizio autunno, questo dato è utile per capire le tempistiche utili al raggiungimento di un vaccino in commercio.
Le tre tipologie di vaccino sulle quali si lavora
Ci sono 3 tipologie di vaccini sulle quali i ricercatori attualmente stanno lavorando:
I vaccini a RNA, sintetizzata in laboratorio, che una volta iniettato nell’organismo umano induce le cellule alla produzione di una proteina simile a quella verso cui si vuole ottenere una risposta immunitaria, i vaccini a DNA, simili a quelli RNA, ma in questo caso viene introdotto un frammento di DNA sintetizzato in laboratorio. E infine si sta lavorando sul Vaccino Proteico, dove si utilizza la sequenza di RNA sintetizzando proteine e frammenti del capside del virus, nonchè il rivestimento proteico del virus.
Le fasi di ricerca nel mondo
In Regno Unito, l’università di Oxford e l’Imperial College di Londra hanno avviato una sperimentazione sull’uomo. Questo è avvenuto grazie alla Pomezia Advent-Irbm, azienda che si è occupata di trovare i campioni per la sperimentazione. Johnson ha deciso di puntare 42 milioni tra Oxford e lmperial College.
In Germania è già stata autorizzata la sperimentazione del candidato vaccino BNT 162. Il vaccino è in fasi di sperimentazione su 200 volontari in buona salute di età compresa tra i 18 e i 55 anni. Il secondo passo sarà lo sperimentare la dose giusta di vaccino su persone più vulnerabili al virus di Covid-19.
In Usa la Fondazione Bill e Melinda Gates sostiene il progetto di ricerca del vaccino per il Coronavirus, e ha da poco autorizzato i test dei progetti di vaccino risultati sicuri, sui volontari. Il vaccino candidato è il Ino-4800 ed è sperimentato su di un set di 40 volontari. Anche in USA, nel primo gruppo di studio, il vaccino viene sperimentato su volontari senza particolari patologie.

In Cina, per la sperimentazione del vaccino se ne occupa la Cansino Biologics, che è già in fase avanzata di sperimentazione e sta somministrando le dosi ad un gruppo di 500 partecipanti.
In Italia, della corsa al vaccino si stanno occupando 3 istituti, rispettivamente il la Advent-IRBM con sede a Pomezia, la Takis di Castel Romano, la ReiThera di Pomezia.
I candidati al vaccino per il virus
Tra i 95 vaccini che nel mondo sono candidati, il vaccino Oxford è in ingresso della fase 2-3. Nella fase uno, in collaborazione con l’Italia, sono state fatte più di mille dosi di vaccinazioni. Nei prossimi mesi i sperimentanti arriveranno a più di 10 mila divisi tra il Regno Unito e il Brasile. Il motivo per cui prenderà parte anche il Brasile, è da ricercarsi nell’alto numero di contagi riscontrato negli ultimi 20 giorni. Ci sono diversi vaccini attivi candidati che hanno riscontrato un buon risultato nella fase uno, quindi già attivi per la fase due. Tra questi contiamo il Ad5-nCov e il mRna-1273. Questi sono in sperimentazione nella fase avanzata di sperimentazione su di una base ristretta di persone. Il prossimo step è attendere i risultati che arriveranno non prima della fine dell’estate.