Tekken 7, il miglior picchiaduro in circolazione?
Dopo aver passato numerose ore a menare le mani sull’attesissimo nuovo capitolo della saga di Tekken, siamo finalmente pronti a darvi un nostro parere completo e preciso su quello che offre al video giocatore questo nuovo Tekken 7, mettendo da parte quella che è la passione per i fighting game e cercando di non farci influenzare dalle preferenze personali dettate dai nostri trascorsi videoludici. Ma avendo giocato a diversi titoli in circolazione per il genere, possiamo dire che Tekken 7 sia il picchiaduro migliore del momento?
Da dove tutto ha inizio
La storia di Tekken 7 ci porta a far luce sul passato della famiglia Mishima, partendo dall’oramai classica scena in cui Heihachi getta da un dirupo il figlio Kazuya, raccontando attraverso gli occhi di un giornalista esterno alle vicende, quelli che sono gli avvenimenti che porteranno all’ultimo scontro tra padre e figlio e tra le due aziende militari più potenti del globo, la Mishima Zaibatsu e la
G. Corporation. Il tutto in un contesto di guerra e disperazione portato da questa lotta tra due super potenze economiche.
Il livello narrativo è stato ben studiato ed anche se la durata complessiva della storia è davvero breve, non sarà una semplice sequenza di combattimenti senza senso dove, di tanto in tanto, vedremo una scenetta per legare il tutto. Verremo infatti catapultati in questa narrazione quasi da grafic novel, dove il nostro giornalista farà da narratore e racconterà le vicende facendoci scoprire pian piano il perché delle scelte fatte da Heihachi, intervallando i diversi momenti di storia con qualche video e qualche combattimento per rendere il tutto più movimentato e vivo.
Ci è dispiaciuto, tuttavia, che alcuni personaggi non fossero presenti nella storyline principale nemmeno di sfuggita, rilegandoli a semplici episodi secondari relativi al personaggio stesso, facendoli sentire davvero meno importanti e quasi messi li per caso. Peccato ma d’altro canto, per una storia cosi breve, bisognava fare delle scelte.
Bello da vedere e da giocare!
Tekken 7 non è solo un capolavoro per gli occhi, ma è anche un fighting game ben reattivo e davvero ottimizzato per le console di questa generazione. Non ci troveremo infatti, come da tradizione del titolo, davanti ad un gioco dove per vincere basterà premere tasti a caso, ma dovremo imparare le combinazioni giuste per inserire combo all’interno dei nostri movimenti in modo tale da non lasciare spazio d’azione ai nostri avversari.
Visivamente, oltre ad essere graficamente davvero ben fatto, abbiamo avuto il piacere di notare alcune migliorie atte a rendere il titolo ancora più d’impatto e carico. Oltre al colore diverso dei colpi dei nostri personaggi, inserito per enfatizzare la potenza del pugno o del calcio attuato, vedremo il nostro personaggio raggiungere la forma Rage, quando la vita sarà bassa, e giocheremo ricoperti da un alone rosso ed inoltre, sempre quando la barra dell’energia di entrambi i combattenti sarà scarsa, i momenti salienti del combattimento verranno rallentati, in modo da far tirare al video giocatore una sorta di sospiro nell’attesa di sapere quale dei due attacchi andrà a segno per primo ed avrà la meglio.
La modalità rage non è solo un abbellimento estetico del nostro personaggio in difficoltà ma rappresenta anche un ottima opportunità per capovolgere le sorti della partita, in quanto darà l’opportunità di eseguire una Rage Art, ovvero una mossa d’impatto che toglierà gran parte della salute del nostro avversario e che renderà spettacolari ed imprevedibili gli scontri.
È ora di menare.
Il gameplay è il punto certamente più interessante del titolo, essendo Tekken 7 uno dei picchiaduro più conosciuti e diffusi nel mondo, ma sarà riuscito a tener testa all’agguerritissima concorrenza degli ultimi anni?
Come detto anche prima, Tekken 7 presenta un sistema di combattimento funzionale e ben fatto, facile per chi si approccia al titolo per la prima volta ed allo stesso tempo, abbastanza tecnico per chi già conosce le meccaniche di gioco, rendendo le competizioni online davvero interessanti e difficili.
Tuttavia, prima di arrivare a sfidare altri giocatore da tutto il mondo, è bene forse fare un po di pratica in quelle che sono le modalità offline offerte dal titolo. Non vi neghiamo che, appena arrivato il gioco, ci aspettavamo qualche modalità in più almeno per quanto riguarda questo comparto singol player, infatti per la modalità Offline saranno presenti solo quattro tipi di sfida: Arcade, VS offline, Pratica e Battaglia Tesoro, e mancheranno alcune delle modalità classiche alle quali eravamo abituati, come ad esempio la Survival Mode e la sfida a tempo.
La modalità VS offline e la modalità pratica sono un must per i fighting game, dove in una potremo sfidare i nostri amici seduti al nostro fianco e nell’altra potremo allenarci per imparare nuove combo e nuovi stili di combattimento per sopraffare gli avversari.
Francamente siamo rimasti un po’ delusi da quella che è la modalità Arcade, classica dei picchiaduro, ma che in questo Tekken 7 è davvero corta, con pochissimi combattimenti e dalla difficoltà molto crescente, al contrario invece, ci ha stupito la Battaglia Tesoro, dove dovremo scalare la classifica salendo di grado e dove man mano sbloccheremo dei forzieri che ci daranno dei nuovi costumi per personalizzare i nostri combattenti. Una scelta artistica davvero innovativa che ci metterà di fronte ad avversari dall’abbigliamento bizzarro con i quali gli sviluppatori si sono notevolmente divertiti, come un Heihachi in costume da bagno, con tanto di salvagente e paperella alla mano, od al folle Brian vestito da damerino con cappello a cilindro e pantaloni eleganti.
Online si o no?
Una volta che ci saremo allenati per bene, ed avremo spolpato la storia principale ed anche le missioni secondarie di ogni personaggio, e dopo che avremo scalato la classifica della modalità tesoro, saremo pronti alla vera sfida dei fighting game, ovvero l’online.
La trasposizione in quello che era un tempo lo sfidare persone a caso dentro alle sale giochi. La nostra esperienza in questo ambito del titolo è stata intensa ma non troppo soddisfacente, infatti la maggior parte del tempo impiegato online si è perso nel cercare partite alle quali partecipare, per poi vedersi disconnessi o de sincronizzati da un momento all’altro.
Tuttavia nelle partite giocate con successo abbiamo trovato un comparto online davvero ben fatto, con la presenza di lag solo nelle partite dove già in partenza la nostra connessione e quella del nostro avversario erano davvero differenti a livello di potenza.
Nell’online abbiamo principalmente tre categorie di sfida, dai combattimenti classici, sia classificati che del giocatore, ai tornei. Questi ultimi permetteranno di guadagnare davvero delle grosse somme di denaro in caso di vittoria, tuttavia ci è capitato di vederci sconfitti a tavolino per via di una disconnessione improvvisa come citato sopra. Ma vogliamo essere fiduciosi e sperare che nei prossimi giorni o mesi, questi dettagli tecnici vengano migliorati in modo tale da regalare al video giocatore un titolo completo e ben strutturato.
In conclusione di questo Tekken 7 che possiamo dire?
Possiamo dire di per certo che Tekken 7 sia davvero un ottimo fighting game, compatto e senza errori, che risponde in modo preciso e reattivo ai comandi del giocatore, con un forte comparto offline ed una storia ben narrata e che non ci presenterà solo scontri senza senso, con l’aggiunta delle Rage Art e delle scene rallentate ad impreziosire una spettacolarità già ottima e davvero curata, sia per gli appassionati che seguono la saga da anni che per i nuovi combattenti. Dall’altra parte però, abbiamo un online che ancora fatica ad ingranare, con diversi tempi morti che purtroppo minano l’esperienza di gioco, frustrando un po il giocatore che vedrà lunghe attese prima di combattere un duello.
Purtroppo non possiamo definire Tekken 7 come il picchiaduro d’eccellenza di questo ultimo periodo video ludico, in quanto presenta si un ottimo comparto visivo ed un gameplay solido e testato, ma che se confrontato con altri titoli presenti già sul mercato, dobbiamo ammettere essere un po’ carente per quello che è l’intrattenimento vero e proprio, con poche modalità e con un online che, almeno per questo primissimo periodo dal lancio, non funziona ancora alla perfezione.