Conan Exiles: un nuovo survival sandbox open world
Conan Exiles: un nuovo survival sandbox open world
Esialiati e crocefissi nel deserto in balia del nostro triste destino, condannati a vagare e a sopravvivere tra spietati nemici. Un titolo survival, sandbox ed open world dove si parte da zero e ci si deve procurare tutte le risorse per poter sopravvivere in questo universo ostile.
Non suona come nuovo questo argomento vero? In effetti ormai ci sono già altri titoli che prendendo e sviluppando l’idea di base che Minecraft portò nel panorama videoludico, hanno portato sul mercato giochi di questo genere come Ark o Rust ma Funcom, sviluppatore di Conan Exiles, prova a farsi strada proponendo la sua idea di survival permettendo di esplorare queste lande desolate già in early acces e, grazie alla loro gentile concessione, lo abbiamo provato su pc per farvi il punto della situazione su questo titolo.
L’inizio dell’aventura: un editor a dir poco realistico
Per iniziare la nostra avventura dal menù principale si opterà per una sessione in giocatore singolo oppure co-op online la quale potrà essere PvP o PvE. Oltre a queste modalità basilari sarà possibile scegliere lo stile di gioco tra purist, relaxed, hardcore, role playing ed experimental che influiranno sull’interazione con gli altri giocatori che incontreremo online.
Una volta scelta accuratamente la vostra modalità la partita inizierà con l’editor attraverso il quale caratterizzare il vostro personaggio potendo scegliere tra numerose opzioni partendo dalla personalizzazione dei lineamenti facciali, dalla scelta del taglio e del colore dei capelli arrivando fino a poter scegliere le dimensioni dei vostri genitali se siete uomini del vostro seno se siete donne potendo infine scegliere se giocare con le censure oppure no.
L’ultima scelta nella creazione del personaggio, il culto religioso, è quella più importante: l’appartenenza al culto religioso è fondamentale in quanto la divinità evocabile (si, sarà possibile scatenare l’ira degli dei contro gli avversari) sarà unica per ogni culto.
Conclusa la creazione la partita avrà inizio e ci si ritroverà crocefissi in mezzo al deserto per dei crimini riportati su una pergamena ma un salvatore (Conan?) libererà il personaggio dando inizio così al gioco. Le prime cose da fare saranno sicuramente trovare cibo ed acqua perché se dovessimo rimanere a secco di una di queste due risorse la sete e la fame avranno la meglio e ci si accascerà al suolo privi di vita.
Una volta trovato un ambiente più consono del deserto ci si potrà divertire a reperire le varie risorse necessario per costruirsi una casetta con un letto dove risvegliarsi nel caso di morte, altrimenti il respawn sarà casuale nel deserto. Morendo si perde tutto ciò che si trasportava al momento del nefasto evento e per recuperare le risorse si dovrà trovare il corpo nel punto di morte, sempre che qualche altro giocatore non sia passato di lì depredandolo.
Il sistema di crafting è semplice e stimolante permettendo di costruire con materiali migliori soltanto con il progredire del nostro personaggio che sale di livello accumulando punti esperienza procacciando cibo, costruendo o affrontando altri giocatori in combattimento. Quindi si partirà costruendo oggetti in pietra per poter arrivare fino al metallo.
Zone da esplorare e Clan in cui organizzarsi
Il gioco non termina con le semplici azioni di sopravvivenza ma offre anche grotte e zone da esplorare dove reperire materiali più rari ed avventurarsi così alla scoperta di qualche nuova risorsa. Difatti non sarà tutto a portata di mano ma in base alla zona che è stata scelta per la costruzione del rifugio ci si dovrà organizzare anche per lunghi viaggi alla ricerca del materiale necessario.
Se ci si stufa di giocare in solitaria è possibile organizzarsi con gli altri giocatori per dare vita a clan organizzati e rendendo il tutto più coinvolgente: pensate ad una comunità organizzata dove ci si divide per mansioni o compiti da svolgere e si costruisce una base comune per collaborare e progredire assieme a dei compagni.
Ma il bello è che non finisce qui l’interattività! Come l’uomo ci insegna non tutti vivono di sole buone intenzioni e tenere gli occhi aperti non è un brutto consiglio. Alcuni clan si organizzano per saccheggiare case e accampamenti demolendo le costruzioni e razziando tutto ciò che trovano.
In pratica non si è mai tranquilli e i “raiders” sono sempre alla ricerca di qualche fortino da saccheggiare. Anche durante il tempo in cui non si è collegati e quindi non si sta giocando la possibilità di essere saccheggiati è presente e spesso i clan organizzano i turni di guardia oppure inventano rifugi più o meno irraggiungibili o fortificati per evitare di perdere le risorse recuperate con tanta fatica.
Early Acces che promette bene
Oltre al pc Conan Exiles sbarca anche su ps4 e xboxone, sempre in early acces e ci rimarrà ancora per molto. Funcom infatti ha annunciato che il loro prodotto non uscirà dall’accesso anticipato prima del 2018 ma il lavoro che quotidianamente stanno svolgendo, rilasciando patch per la correzione dei bug e migliorando la stabilità dei server che al momento e basandomi sulla mia esperienza non hanno dato comunque nessun problema, lascia presagire che non sarà abbandonato a se stesso e che la progressione nel lavoro sarà costante.
La grafica è ben curata e si può giocare in prima persona come in terza persona soddisfando i gusti diversi dei gamer, la colonna sonora invece al momento è scarna.
L’alternanza del giorno e della notte sono ben rese e la possibilità di mod e personalizzazione dell’influenza di fattori come il progredire della fame e della sete riescono a coprire le esigenze più particolari degli utenti.
Il prezzo a cui viene proposto è pari a 29,99euro, forse un po’ alto essendo in early acces ma se non deluderà le aspettative potrebbe rivelarsi davvero una grandissima sorpresa nel mondo dei sandbox, considerando che con più o meno un mese di tempo passato sulle lande di Conan Exiles le migliorie e le aggiunte di contenuti sono state ricche e la sensazione che ce ne saranno di nuove è vivida e presente.