Sciopero Polizia Locale: gli agenti in piazza chiedono tutele e diritti
ROMA – “Lo sciopero è il primo della storia per questa categoria, con un adesione di oltre l’80% del Corpo”: queste le parole del segretario del Csa Francesco Garofalo sul corteo indetto dal dipartimento di Polizia Locale che si è dato appuntamento stamani a Roma in Piazza della Repubblica per una manifestazione di protesta per chiedere adeguamenti del trattamento economico, l’equo indennizzo, le cause di servizio, una legge nazionale per l’ordinamento della Polizia Locale, l’indennità di pubblica sicurezza, il riconoscimento di categoria a rischio e il monitoraggio delle malattie professionali. Gli agenti chiedono anche di essere considerati al pari delle altre forze di Polizia e non più meri impiegati comunali.
Migliaia di agenti in divisa provenienti da tutta Italia si sono “uniti per la propria dignità” e lo sciopero, sottolinea il responsabile nazionale dipartimento polizia locale Ospol-Csa Luigi Marucci, è “l’ unico modo per dare voce agli uomini e alle donne della categoria. Alla ‘Bocca della Verità’ – prosegue – sarà allestito un palco per gli interventi di tutte le sigle che hanno aderito allo sciopero. Dopodiché – auspica Marucci – speriamo che il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il sottosegretario Graziano Del Rio incontrino una delegazione di agenti come abbiamo richiesto in un telegramma inviato al presidente Renzi”.
Intanto nella capitale il traffico sta subendo pesanti rallentamenti, sono infatti circa “10mila” – come riferito dal segretario romano del sindacato Stefano Lulli – gli agenti che sono scesi in piazza. “Ora – aggiunge – il governo ci deve ascoltare. Speriamo che Renzi ci ascolti e il governo faccia la riforma della polizia locale e che sia una vera riforma. Chiediamo il rispetto del ruolo e delle funzioni, nonché il ripristino della cause di sevizio levando quella vergogna del governo Monti. Poi ci sono altre tematiche quali la salute e la sicurezza dei vigili sul posto di lavoro”. Oltre a questa motivazioni, in piazza è stato portato anche il dissenso contro il polverone che si è levato nella notte di capodanno: secondo chi protesta sono state fatte valutazioni errate ed è stato gettato fango sul corpo di Polizia Locale.
A tal proposito si è espresso il sindaco di Roma Ignazio Marino, a margine dei lavori della plenaria del Comitato delle Regioni Ue: “Credo che il diritto di sciopero vada assolutamente rispettato come vanno onorati i contenuti che apprenderemo oggi dagli scioperanti. Tuttavia dobbiamo distinguere tra quello che è il diritto di sciopero, rispetto a situazioni che non posso non definire anomale, come l’assenza per malattia di quasi l’85% della polizia locale di Roma, la notte del 31 dicembre”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro Marianna Madia, che riferendosi alla vicenda della Polizia Locale romana ha spiegato, “ci servirà per scrivere il decreto legislativo con un’attenzione sull’assenteismo di massa e reiterato. Nella delega – ha aggiunto – vogliamo che i procedimenti disciplinari abbiano un esercizio concreto” ma, conclude, “vogliamo anche rivedere le fattispecie”.
Davide Lazzini
12 febbraio 2015