Torna il gelo…e l’Anas che fa?

Precisazione: questo articolo non riporta fatti eclatanti; non parla di inchieste scottanti; non espone vicende processuali mediatiche o notizie da copertina. E’ una semplice denuncia del degrado organizzativo, della mancanza di rispetto, del menefreghismo imperante in questo paese che sta lentamente (ma neanche troppo) prendendo una bruttissima piega. Forse giungiamo in ritardo con queste nostre parole, che (forse) andranno perdute al vento e che (forse) non scuoteranno nemmeno una foglia ma, personalmente, sento di esprimere un disappunto che spesso tracima in irritazione cronica e “verbalmente violenta”, per usare un eufemismo. Vorrei, credo a nome di molti utenti della strada, porre alla società Anas una semplice domanda: per quale assurdo motivo, in pieno inverno, in una strada che scorre in una gola fredda e poco assolata, con cielo terso e previsioni che danno temperature decisamente sotto lo zero, non si provvede allo spargimento di sale sulla stessa sede stradale?
Percorrendo nella mattinata la strada regionale 448 di Baschi, quella per intenderci che costeggia il corso del fiume Tevere e poi gli argini del Lago di Corbara innestandosi con la statale 205 che porta ad Orvieto, era facilmente constatabile la pericolosità del manto stradale, interamente ricoperto di ghiaccio. Il percorso, inoltre, si presenta molto tortuoso, con curve cieche e strette, continui sali scendi e “incassato” tra la roccia delle colline circostanti e il corso del fiume. Alle ore 9 della mattina suddetta strada era già percorsa da numerosi automobilisti che, lentamente e più o meno cautamente, tentavano di dirigersi al proprio posto di lavoro: per alcuni di loro, forse inesperti, forse troppo sicuri, la mattinata cominciava nel peggiore dei modi. Un’auto capovolta dietro una curva (probabilmente da buttare) e un tamponamento pochi chilometri dopo per un danno non certo enorme ma comunque significativo (viste le tariffe adottate per lavori di questo genere…), situazioni senza ombra di dubbio causate dal ghiaccio ancora presente. La particolarità della situazione sta nel fatto che lo spargisale dell’Anas, automezzo indispensabile in questi contesti ambientali, iniziava il suo lavoro sulla regionale 448 esattamente alle ore 9.20 svoltando dalla statale 205 in direzione Corbara e con il sole che oramai cominciava a fare capolino tra gli alberi, sciogliendo il ghiaccio formatosi nella notte. Anche un ragazzino comprenderebbe che tale lavoro andrebbe fatto nelle ore notturne o, al limite, nella prima mattinata, e non certo quando ormai il parco macchine locale è in movimento e il sole bello alto, specie quando alle 9 di mattina la temperatura si aggira intorno ai 3° sotto zero. Vorremmo quindi che questo articolo venisse letto da quanti si siano trovati coinvolti in incidenti causati o avvenuti in concausa con la negligenza di chi, quelle strade, dovrebbe mantenerle e renderle sicure. Vorremmo altresì che quanti lavorano sulle strade dessero un’occhiata tra queste righe e cercassero di dare una spiegazione per questo disservizio che, va ricordato, paghiamo con tasse sempre più salate e dalle quali non vediamo pervenire risultati minimamente soddisfacenti. Vorremmo infine – pretendiamo per meglio dire – che il buon senso fosse il solo prerequisito richiesto a chi deve lavorare nei settori che dovrebbero garantire la sicurezza dei cittadini di uno stato sempre più lasciato allo sbando. Sarebbe ora di pretendere i servizi che paghiamo e non solo di sperare affinché essi ci vengano (giustamente) concessi!
di Luca Bolli
10 gennaio 2012