I SOGNI: come interpretarli senza lo strizzacervelli (3)

Dopo la precedente classificazione dei sogni, eccoci a soddisfare la curiosità di molti sul significato di quelli che vengono chiamati “sogni di tutti i giorni”.
Un treno perduto, un cancello chiuso, case disadorne…
L’errore più comune è quello di interpretarli alla lettera. “ Questa notte ho sognato di partire: significa quindi che presto farò un bel viaggio”. Errore! Non sarà per la ragione che questo tipo di sogno è assai più frequente di altri che di continuo ci si trovi sul punto di partire veramente. La tranquilla signora di terza età, nostra vicina di casa, ci racconta spesso di aver sognato stazioni, binari, treni. Ma in realtà non l’abbiamo mai vista mettere il naso fuori città, eccetto quella volta che si è dovuta recare al matrimonio di un cugino di provincia.
Queste “partenze” notturne rivelano dunque qualcosa d’altro. Il “viaggio” indica il corso della nostra esistenza, laddove la “stazione”, sia essa ferroviaria che aeroportuale, è il punto di partenza di qualsiasi azione noi ci accingiamo a compiere. Chi ci ha preceduti nei secoli scorsi avrà sognato di perdere il “velocipede” o la “carrozza” o… la “biga”, archetipi del “viaggio” che d’altronde, stando a Jung, potrebbero comparire anche nelle notti dei moderni sognatori durante quei sogni “straordinari” di cui si è parlato nelle precedenti puntate.
Dunque, prendere il treno in ritardo, non riuscire a salire sul predellino mentre si stacca dal binario, può benissimo esprimere un ritardo nel passaggio dalla giovinezza alla maturità, tanto quanto la difficoltà di soddisfare un desiderio intenso o il raggiungimento d’una tappa professionale. Quando, in quella stazione onirica, troviamo troppa gente al botteghino che ci impedisce di arrivare al treno in orario, significa che troppi fattori ci impediscono di giungere a quella meta desiderata. Per quanto riguarda il “ biglietto”, il suo prezzo varia secondo le disponibilità del viaggiatore, laddove per disponibilità s’intende l’energia che la persona possiede, il suo valore individuale. Può darsi quindi che una persona ricca si ritrovi in sogno in un vagone di seconda classe, mentre un povero in canna si veda comodamente allungato sui sedili di prima classe. Questa seconda persona possiede in effetti in se stesso delle potenzialità spirituali che il primo non possiede.
Non sarà solo un “ treno” o qualsiasi mezzo di trasporto che ci farà impazzire di notte, ma tanti sono i simboli che verranno a rappresentarci le nostre inquietudini nascoste. Potrà essere, per esempio, l’attesa angosciosa sotto una finestra che non si apre e dalla quale vorremmo veder comparire una persona, un cancello chiuso di una vecchia casa disabitata, arrampicarsi in un sentiero scosceso senza poter giungere alla cima e tante altre situazioni di difficoltà che ci impediranno di coronare qualsiasi nostra aspettativa. Va comunque detto che la “casa” rappresenta noi stessi, la nostra interiorità. E’ infatti il sogno assai più frequente, laddove noi spaziamo di preferenza nella “casa” abitata durante gli anni dell’infanzia e nelle altre case abitate in seguito . Nel sogno è un continuo errabondare, dove si mescolano in confusione stanze, corridoi, porte, mobilia, ora di una casa ora dell’altra. E’ il nostro tentativo di cambiamento? Talvolta queste case ci appaiono del tutto disadorne. Siamo noi che non riusciamo a trovare la nostra identità ?
Nudi per la città
Un altro sogno molto frequente è quello di trovarsi in mezzo alla strada, tra la gente, ricoperti malamente di stracci o addirittura in costume adamitico. Ciò rivela chiaramente che il nostro adattamento sociale, dal punto di vista spirituale, è insufficiente, laddove la nudità che nel sogno cerchiamo di coprire indica la nostra difficoltà di adattamento, poiché ci sentiamo inconsciamente, nella vita di relazione, proiettati in un mondo differente dalle nostre idee, dal nostro modo di vivere e dalla nostra visione delle cose. Analoghi sogni possono verificarsi in persone che si considerano molto importanti e il ritrovarsi in sogno vestiti in maniera inadeguata li riporterà alle loro reali dimensioni.
Volare nel blu dipinto di blu
Tutti abbiamo sognato di volare e possiamo facilmente comprenderne il significato senza ricorrere ai manuali. Si tratta di un sogno squisitamente giovanile, è quella stessa energia che si libera nel distacco dall’infanzia alla giovinezza, in quella metamorfosi fisiologica chiamata “pubertà”. Molti avranno anche letto di quei fenomeni di “poltergeist” (dal tedesco, spirito rumoroso), che si verificano in alcune case con lo spostamento di quadri, mobili e quant’altro. Gli antichi addebitavano tali fenomeni a presenze demoniache, ma in realtà sono causati dalla presenza di un giovane in età puberale. E’ una parentesi non peregrina in quanto va ricondotta in qualche modo al significato di energia del volo onirico.
Freud, come noto, dava al volo un netto significato sessuale, l’energia della “libido” che si libra in alto oppure, se il sognatore è un adulto, a una “libido” non compiutamente espressa; mentre Jung vedeva nel volo il desiderio di elevarsi al di sopra degli altri, una via d’uscita dalla quotidianità della vita e da quelle frustrazioni che ci impediscono di emergere.
Nella prossima puntata parleremo dei nostri cari amici animali, che non solo ci tengono compagnia durante il giorno, ma vengono a popolare anche i nostri sogni abbaiando, miagolando, nitrendo, digrignando i denti o addirittura… sibilando. Un vero bestiario notturno!
Angela Grazia Arcuri
Roma, 17 giugno 2013
Per inciso, ci piacerebbe chiedere a Jung se mai un uomo di oggi, stando alla validità a ritroso degli archetipi, potrebbe mai sognare di imbracciare una “clava”.
1) https://www.2duerighe.com/tempo-libero/11597-i-sogni-come-interpretarli-senza-lo-strizzacervelli.html
2) https://www.2duerighe.com/tempo-libero/12318-i-sogni-come-interpretarli-senza-lo-strizzacervelli-2.html