MotoGP, Assen: Rossi torna a vincere. Miracolo Lorenzo: 5°
Finalmente Rossi! Dopo due anni e mezzo di battute a vuoto, delusioni e insicurezze, il Dottore ritorna sul gradino più alto del podio al termine di una gara che l’ha visto dominare e dettare legge.
Ad Assen, l’università dei motociclisti, Valentino sale subito in cattedra e mette tutti in riga sin dal secondo giro, mostrando quella determinazione che molti ritenevano ormai perduta.
A dispetto delle critiche, la gara di Rossi è un monologo di costanza nel ritmo di gara, talento e prepotenza, quella necessaria per mettere le ruote davanti a tutti, allungare e continuare a martellare fino alla bandiera a scacchi.
Una prestazione maiuscola quella del numero 46, che tuttavia non toglie lustro all’altro eroe di giornata, Jorge Lorenzo. Lo spagnolo campione del mondo in carica, operato in Spagna nella giornata di ieri per ridurre la frattura scomposta della clavicola sinistra causata dalla caduta di giovedì, compie l’impresa titanica di salire in sella alla sua Yamaha e conquistare un quinto posto che ha dell’incredibile. Un’impresa quasi miracolosa, che gli permette, in ottica Mondiale, di non perdere terreno da Pedrosa, che torna a casa con un deludente quarto posto. Troppo poco per il leader della classifica mondiale (+9 su Lorenzo e + 23 su Marquez), preceduto sul traguardo dal rampante Crutchlow (terzo) e dal suo compagno di squadra Marc Marquez, sebbene anche quest’ultimo corresse con il mignolo della mano destra e l’alluce della piede destro fratturati.
Male le Ducati, con Dovizioso e Hayden che terminano la gara rispettivamente in decima e undicesima posizione.
A fine gara la festa è tutta per Valentino, vincitore per l’ottava volta ad Assen e per la 106esima volta in carriera. Un trionfo tra i più significativi della sua gloriosa carriera: “Sono ancora un po’ incredulo – ha detto il Dottore visibilmente emozionato – dopo così tanto tempo è una soddisfazione incredibile. Ringrazio tutti, soprattutto la squadra e chi mi è stato vicino. Ora riesco a guidare meglio la moto, mi trovo bene con la frenata, se voglio passare qualcuno ce la faccio e riesco a essere più costante. Ho vinto una gara vera, senza colpi di fortuna. Prima del via mi sono detto che dovevamo partire per provare a vincere. Pedrosa era attaccato, ma sapevo che potevo staccarlo e nel finale ho spinto davvero tanto”.
Poi un pensiero sugli ultimi due anni, i più difficili della sua carriera: “Ho avuto dei dubbi durante gli ultimi due anni, anche su me stesso, ma non ho mai mollato. Sono stati anni difficili, ma da quando la Yamaha mi ha dato un’altra possibilità sapevo che dovevo farmi trovare pronto. Adesso spero di poter stare a questo livello ogni gara. Può andare bene o meno bene, ma l’importante è stare lì perché la velocità ce l’ho sempre”.
Giuseppe Ferrara
29 giugno 2013