La bestia nera storica per il peggiore dei blue monday all’Olimpico. La Lazio crolla in casa contro il Genoa degli ex Pandev e Ballardini, col dente più avvelenato che mai. Vantaggio dissipato sulle inseguitrici, con l’Inter a -1 e la Roma a -2. Il match è la fotografia di una squadra stanca e fiacca, priva dell’apporto dei suoi uomini migliori, Luis Alberto su tutti. Dopo un brutto primo tempo è Pandev ad aprire il match approfittando di uno svarione di De Vrij, pochi minuti dopo i padroni di casa agguantano il pareggio con un grandissimo gol di Parolo, capitano e fra i pochi a salvarsi tra gli uomini di Inzaghi. Che poi faticano a trovare occasioni, il mister manda in campo Anderson e Nani senza sortire gli effetti sperati. Anzi, la squadra è sbilanciata e viene punita da Laxalt, che si vede annullare il gol dal Var. Al primo minuto di recupero però è proprio l’ex Inter e Bologna a punire la Lazio con uno stacco imperioso e regalare l’impresa ai rossoblu. Da rivedere Inzaghi, che forse per la prima volta in stagione sbaglia l’11 iniziale e i cambi. Sabato c’è il Napoli al San Paolo, servirà la Lazio tonica e compatta di un paio di settimane fa, il terzo posto è a rischio.
45′ DI NOIA – Inzaghi inserisce Lukaku e Murgia per sostituire Lulic e Milinkovic, fermati dal giudice sportivo. Al debutto in campionato Caceres. Radu centra le 300 gare in biancoceleste. Emergenza in difesa per Ballardini. Alla squalifica di Spolli si è aggiunta la defezione di Izzo. Viene arretrato Biraschi e entra Rossettini come centrale. Ma anche il centrocampo viene ribaltato rispetto all’ultima gara, quella persa con l’Udinese. In regia c’è Bertolacci al posto dell’infortunato Veloso, spazio a Pedro Pereira (Rosi k.o. nel riscaldamento) e Hiljemark, rinforzi al ritorno in Serie A, mentre Laxalt e Rigoni sono al rilancio dal primo minuto. In avanti tocca a Galabinov affiancare Pandev. La Lazio cerca di dare subito ritmo alla manovra per aggirare la cortina difensiva del Genoa. Che è guardingo ma anche pronto a sganciarsi in profondità. Tra i motivi della sfida il faccia a faccia a centrocampo tra i cognati Murgia e Bertolacci (marito di Nicole, la sorella del laziale). La squadra di Inzaghi non riesce a dare alle trame offensive la pericolosità delle ultime gare interne: molto compatto il fronte di copertura dei rossoblù. Così al 38’ Luis Alberto ci prova dalla distanza senza però inquadrare la porta. Al 40’ Pandev, che era a terra a metà campo per un precedente contrasto di gioco, si alza improvvisamente per attivare una ripartenza che innesca il tiro di Laxalt neutralizzato da Strakosha. Il macedone viene redarguito verbalmente dall’arbitro Maresca sotto un’ondata di fischi del suo vecchio pubblico. Ancora Luis Alberto tenta di sorprendere con una parabola Perin che è però vigile.