Milano sconfigge Biella e conquista il secondo posto
Una Milano rullo compressore cerca l’ottava vittoria consecutiva per sperare ancora in un secondo posto raggiungibile solo con un passo falso di Cantù, impegnata nella difficile sfida esterna contro il Bologna. Biella non ha più nulla da chiedere alla classifica, ma scende in campo pronta ad onorare la maglia. Milano inizia con il quintetto formato da: Cook, Bourousis, Mancinelli, Fotsis e Hairston.
Biella risponde con Laganà, Coleman, Jurak, Miralles, Pullen.
Bourousis prova subito a far capire in che direzione Milano vuole spingere la partita. Fotsis da tre e siamo 5-0. Miralles risponde con una schiacciata poderosa. L’Emporio Armani commette infrazione di passi e permette a Biella di respirare e rituffarsi in avanti. Primi minuti caratterizzati da errori da una parte e dall’altra. Ancora infrazione di passi per Milano. Si resta per 2′ abbondanti sul 5-2, in una partita caratterizzata fino a questo punto da molte disattenzioni e poca precisione. Pullen rimette in moto la partita prima di commettere un’accompagnata che spezza il ritmo biellese. Milano sembra subire la risalita di Biella: sbaglia troppo in avanti e concede spesso contropiedi agli avversari. Cook da tre interrompe il break (8-0) di Biella. Poi ancora Mancinelli da tre. Primo fallo per Fotsis: 1 su 2 per Coleman dalla lunetta. Hairston schiaccia e subisce un fallo che gli permette di andare al tiro libero.
A 4′ dalla fine del primo quarto Milano conduce per 14-11. Cook mette in mostra le sue qualità dalla lunga distanza. Prova a rispondere Pullen, ma il suo tiro si ferma sul ferro. Ancora infrazione di passi per Milano, poco attenta l’offensiva dell’Emporio Armani. Escono Bourousis e Hairston ed entrano Radosevic e Filloy. Ancora Cook, che sta letteralmente trascinando i suoi, insacca con un canestro da tre punti subito prima del time-out. All’8′ siamo sul 23-11, la partita si sta indirizzando sui binari biancorossi. Esce Omar Cook tra gli applausi del Forum ed entra Jacopo Giachetti. Fallo di Gentile che infrange l’offensiva dell’Angelico, che prova con tutte le sue forze a ridurre il distacco prima della fine della prima frazione di gioco, senza però riuscirci. Il primo quarto si chiude sul punteggio di 23-11.
Coleman prova subito a rifarsi da una prestazione fino a questo momento al di sotto del suo potenziale, rubando palla per ben due volte consecutive, schiacciando in un’occasione in maniera indisturbata e nella successiva favorendo i due punti di Pullen. Gentile regala altri due punti alla sua squadra con un tiro da dentro l’area, prima di assistere immobile alla risposta di Miralles. Milano sprecona in zona offensiva, recupera palla ma poi la perde a causa di un malinteso dei suoi. Melli prima sbaglia il tiro da tre, poi realizza due punti da sotto il canestro. Filloy incrementa il vantaggio per l’Emporio Armani: 29-17 al 16′.
Coleman da tre punti, poi Melli risponde. Gentile sbaglia il tiro dalla lunga. Grande rimbalzo di Jurak, che riesce a trasformare in un canestro importante il tiro sbagliato da Chessa, permettendo a Biella di ritornare sotto i 10 punti di distacco da Milano. Pullen insacca e subisce fallo, poi realizza dalla lunetta. Ancora fallo su Pullen, veramente scatenato questa sera: 1 su 2 dalla lunetta e l’Angelico compie un altro passetto verso la rimonta, che a questo punto sembra davvero possibile. Sopratutto se a Cook non riesce più quello che gli riusciva nella prima frazione di gioco. Fotsis cambia Melli. Massimo Chessa regala due punti ai suoi con un gran canestro da dentro l’area. Jurak riporta la sua squadra a -6. Time-out. Filloy sostituisce Giachetti. Lo stesso Filloy commette fallo su Laganà che realizza entrami i tiri liberi. A questo punto la squadra milanese commette un’infrazione di passi, che manda su tutte le furie Scariolo. Milano non riesce più ad imporre il suo gioco, troppi errori in fase offensiva che non le permettono di allungare e dare uno schiaffo, sia dal punto di vista del punteggio che da quello del morale, a Biella, che, al contrario, trova coraggio a grazie ad un ritmo alto e sostenuto arriva fino al -2 quando i minuti di gioco sono 18′. Secondo fallo per Filloy: Laganà dalla lunetta riporta in parità il risultato. Milano perde palla, ancora una volta, ma Biella non ne approfitta e coach Cancellieri, indemoniato, fa fatica a trattenersi. Mancinelli realizza un tiro su due dalla lunetta. Ultimi minuti del secondo quarto. Milano prova a ricostruire un vantaggio completamente sfumato in questa seconda frazione di gioco: lo fa solo parzialmente con Mancinelli dalla lunetta, che realizza un tiro libero su due. Poi Cook accelera e con un no-look favorisce il tiro da tre di Filloy, che si insacca con una precisione chirurgica. L’Emporio Armani riesce nell’obiettivo di allungare nell’ultimo minuto e chiude il secondo quarto sul punteggio di 42-37.
Alla ripresa Jurak prova subito a guidare la rimonta dei suoi: canestro da dentro l’area e -3. Mancinelli ristabilisce le distanze. Chessa, con una magia, riaccorcia. Bourousis, sbaglia da sotto il canestro. Finora una prestazione non all’altezza delle aspettative per il gigante greco. Proprio lui al 22′ subisce fallo e realizza entrambi i tiri liberi. La manovra di Biella è veloce, ma non per questo poco precisa. Coleman sbaglia il tiro da tre, ma Milano non ne approfitta, mancando con Bourousis un facile aggancio sotto canestro. Jurak invece non perdona da tre. Ancora fallo su Bourousis e ancora en plain dalla lunetta. Milano conduce sul filo del rasoio (+4) una partita che nel primo quarto sembrava totalmente in discesa. Ancora Pullen, con uno splendido canestro in sospensione risponde a Giachetti.
Dalla lunetta Fotsis non sbaglia. La squadra rossoblu riparte veloce ma Miralles sbaglia grossolanamente un tiro da tre. Mancinelli, forse disturbato in maniera irregolare (ma non secondo l’arbitro), manca il centro da pochi passi. Giacchetti, invece, non sbaglia. Time-out Biella sul 54-46 al 5′ del terzo quarto. Chessa fornisce un grande assist Jurak che da sotto il canestro tramuta in oro il suggerimento del compagno, realizzando il canestro del -6. Grande accelerazione di Cook, che riesce a sfondare centralmente e ripristina il divario. Solo per un attimo però, perché Magarity, appena dentro la lunetta, centra il suo primo canestro della serata. Ancora dalla lunetta Bourosis, finora più incisivo dalla lunetta che dal resto del campo, segna due punti. Molto fallosa Biella, che forse inizia a sentire nell’aria il profumo della sconfitta e si innervosisce. Rocca porta i suoi sul 61-50. Biella nel terzo quarto doveva completare la rimonta ed effettuare il sorpasso, ma invece sta sprofondando sotto i colpi di Rocca ed i tiri dalla lunetta di Bourousis. Quando siamo entrati nell’ultimo minuto di gioco del terzo quarto, il risultato è di 63-50. Laganà fa canestro e subisce fallo, ma non insacca poi il tiro libero. Ancora Rocca da due. Il terzo quarto si chiude sul 65-52.
L’ultimo quarto si apre con due punti di Pullen, che arriva a quota dodici punti, diventando il miglior realizzatore dei suoi in questa gara. Lo stesso playmaker americano commette fallo su Jacopo Giachetti, che realizza entrambi i tiri liberi. Biella deve darsi subito uno strigliata se vuole mantenere vive le flebili speranze che le restano. Ancora Pullen prova a tenere svegli i suoi con un canestro da due punti, poi subito replicato dalla squadra milanese, che però poi non fa nulla in difesa per evitare che Jurak segni da tre punti. Gentile, anche lui da tre, ripristina il gap. Melli subisce fallo, realizza 1 su 2, ma riesce a recuperare il rimbalzo e a schiacciare per un 75-61 che permette all’Emporio Armani di scrollarsi di dosso le paure di una rimonta di Biella che ormai è praticamente impossibile. Rocca dalla lunetta segna un canestro su 2. Milano è brava a recuperare palla e a costringere al fallo la squadra piemontese.
Giachetti sfonda centralmente senza riuscire a trovare il canestro, ma Rocca è bravissimo a recuperare il rimbalzo e ad insaccare. Arriva la notizia della sconfitta di Cantù contro Bologna e il Forum esplode in un boato, che coinvolge anche gli ospiti biellesi, acerrimi rivali di Cantù. Ormai Milano ha la strada spianata per una vittoria che vuol dire secondo posto. I tifosi sono in visibilio. Filloy da tre punti riporta il punteggio sul +20 per la squadra milanese, che ormai, certa del risultato, aveva permesso agli ospiti di rialzare per un attimo la testa. Le difese ormai sono aperte. Coleman onora la maglia fino in fondo e realizza altri due punti. Il risultato a 3′ dalla fine è di 88-69. Fallo di Gentile e ancora Coleman realizza entrambi i tiri liberi. Esce Rocca, accompagnato da una meritatissima standing ovation. Grandissima partita quella dell’italo-americano dell’Emporio Armani, 19 punti per lui. C’è spazio anche per il giovanissimo Alessandro Bonomi, che fa subito vedere di che pasta è fatto, segnando con una bomba da tre. Coleman si cimenta in una schiacciata da fenomeno proprio quando scatta l’ultimo minuto di regular season per le due squadre in campo. Ma ormai la partita può considerasi già archiviata, i giocatori aspettano la sirena finale, che arriva puntuale. Milano batte Angelico Biella 97-77 e arriva seconda in campionato. Nei play-off affronterà l’Umana Venezia.
Queste le parole dei coach:
Cancellieri: “Siamo stati bravi fino al terzo quarto a non farli scappare, nonostante le condizioni in cui eravamo, senza giocatori importanti. Dopo un inizio titubante, ci abbiamo messo energia e siamo stati competitivi nel secondo e terzo quarto. Poi Bourousis nel terzo e Rocca nel quarto tempo sono riusciti ad imporre il loro gioco. Non posso che dire bravi ai nostri. Abbiamo interpretato fino al terzo quarto nel migliore dei modi la partita. Però il nostro campionato era non dico finito, perché finiva oggi, ma avevamo già raggiunto i nostri obiettivi col massimo dei voti. La chiave di lettura della partita è che Milano ha profondità, energia e qualità, anche se i nostri ragazzi sono stati ugualmente competitivi.
Quale sarà il futuro di Coleman che ha abbracciato tutti? Noi proviamo a mantenere tutti i giocatori migliori, ma è chiaro che lo scotto che paghiamo è che noi lanciamo i giocatori, poi loro, una volta affermatisi, ambiscono giustamente a mire più alte e a noi resta l’orgoglio di averli scoperti e fatti crescere. Il nostro lavoro sarà quello di ricostruire una squadra con altri Coleman e altri Pullen. Siamo da dodici anni in Serie A e non è affatto poco. C’è un progetto, che è quello di investire su giocatori che ci possono dare quello che a noi serve. Quindi il suo abbraccio significa che lui è stato trattato come un figlio da tutti. Se poi ha pensato a qualcos’altro noi non possiamo che esserne fieri.
Siamo stati sempre competitivi in questo campionato: mi ricordo la gara contro Venezia o contro Milano all’andata, e c’è stato un momento, nelle partite prima di Casale, dove noi obiettivamente non avevamo espresso un brutto basket e forse quello che ci mancava per ambire ai play-off era poter arrivare alla fine con la lucidità necessaria, perché ho spremuto al massimo quei sette giocatori che avevo, e quindi ci mancava qualcosa rispetto agli altri. C’erano tante squadre per un posto, l’ottavo, che era l’unico accessibile, ma le altre erano più attrezzate.
Per quanto riguarda la lotta per lo scudetto, vedo che Siena è più in difficoltà degli altri anni, sarà meno scontato che vincerà, e dovrà guadagnarselo, anche perché ha cambiato roster. Milano può essere l’alternativa a Siena, anche perché era quello l’obiettivo ad inizio anno. La qualità delle squadre importanti sta anche nella capacità di arrivare al meglio nel momento decisivo.
Scariolo: “I giocatori hanno meritato il secondo posto perché siamo stati la squadra insieme a Siena che per più tempo è stata al primo o al secondo posto. Abbiamo superato i momenti difficili con assenze e infortuni importanti, e tutto sommato possiamo dire che anche in regular season, come in Coppa Italia, abbiamo migliorato il risultato e quindi abbiamo raggiunto l’obiettivo. Inoltre, abbiamo portato più gente allo stadio, abbiamo creato una base di squadra grazie alla quale, con qualche innesto, possiamo costruire qualcosa di importante. Ora possiamo riposarci per poter poi affrontare al meglio i play-off.
Ripeto: il secondo posto ce lo siamo meritati e siccome Cantù giocava a Bologna, dove solo noi abbiamo vinto, un po’ me lo aspettavo. Aveva un valore importante questa gara per continuare la serie di vittorie, perché dopo Cremona ci siamo imposti una serie di vittorie consecutive e la realizzazione di ciò è coincisa con il raggiungimento del secondo posto. Inoltre abbiamo accorciato il distacco dal primo rispetto agli scorsi anni. Abbiamo perso terreno solo quando abbiamo giocato senza americani. Su Venezia voglio dire che non dobbiamo sottovalutarli perché se cominci in salita il play-off poi loro si caricano e diventa tutto più difficile. Dobbiamo rispettarli perché hanno sempre gravitato tra il secondo e il terzo posto. Sono un ottimo avversario. La panchina è stata decisiva, e io do sempre spazio a tutta la squadra. Non era infrequente, infatti, che nelle altre squadre non avessi un quintetto base. Abbiamo fatto debuttare anche un altro giocatore del settore giovanile”.
Giuseppe Ferrara
7 maggio 2012