Basket NBA: Allen Iverson, Sixer per la vita

Sixers for life,stavolta veramente.
Finalmente Allen Iverson entra di diritto tra gli astri piú luminosi di sempre dei Philadelphia 76ers accanto a leggende del calibro di Wilt Chamberlain e Charles Barkley.
Nella pausa di metà tempo della sfida tra i Sixers padroni di casa, che non vivono il loro miglior momento cestistico, e gli Wizards di John Wall, il piccolo grande guerriero del Virginia si avvicina al centro del campo per il ritiro della sua maglia numero 3, il Wells Fargo Center esplode in una ovazione che non si sentiva da molto tra le mura del palazzo.
La citta dell’amore fraterno suona ancora una volta la canzone preferita di Allen, la voce della sua gente riempie ogni angolo del Wells Fargo, sembra di essere tornati al 2001, ai Sixers di Larry Brown. Allen ringrazia tutti: i suoi ex compagni, mamma Ann, il suo eterno sostegno, cita e ringrazia anche chi lo ha voluto lontano dalla sua amata Philly e soprattutto rende omaggio a MJ, suo idolo ed esempio da seguire. Anche lui come Mike è entrato nel cuore della gente, della sua gente.
Il più piccolo All Star, capo cannoniere, MVP e Ladro dell’anno della storia del gioco ha regalato a tutti gli amanti del basket momenti unici: dal crossover su Michael Jordan, alla famosa intervista in cui parla di ‘’practice’’, al tiro in faccia a Lue con annesso passo per scavalcare il difensore finito in terra alla lotta contro i giganti Nba a colpi di velocità, jumper e crossover, il tutto legato da un talento fuori dal comune ( vedi Shaquille O’Neil nel 2001).
Allen Iverson, il numero 3, non è stato mai dimenticato, neanche dopo la sua cessione, e la cerimonia del ritiro della maglia ne è stata l’ennesima prova; ha ricevuto un trofeo che vale più di qualsiasi anello Nba, l’ amore del suo pubblico, un privilegio concesso a pochi personaggi sportivi, un riconoscimento che rimarrà per sempre nella testa e nel cuore di chi ha amato questa autentica superstar Nba.
<< Veder giocare Allen Iverson è come ascoltare un 33 giri a 45 >> citazione da Pat Croce, autentico fanatico del numero 3 più forte di sempre.
Tommaso Mencherini
2 marzo 2014