
Alla Chesapeake Eanegry Arena è tutto perfetto, quelli di casa controllano senza troppa fatica i Clippers chiudendo la partita sul 91 – 105 ed uno spettatore mette il fatidico tiro da metà campo portandosi a casa ventimila verdoni, secondo in pochi giorni. Usciranno tutti col sorriso dal palazzo, sicuramente il fortunato vincitore, un poco meno i losangelini che non riescono a fermare la striscia positiva dei Thunder tra le mura amiche, 5/5. Oklahoma City domina Paul, si fa per dire, e compagni, guidati da un Kevin Durant dominante, 28 punti – 6 rimbalzi – 8 assitenze, e da un Serge Ibaka in gran spolvero che colleziona 17 pti; ciliegina sulla torta, però, è la spettacolare stoppata che blocca la schiacciata di Jordan, Deandrè.
I Clippers non scivolano mai a distanze siderali ma non riescono neanche a prendere le redini della partita, merito anche della difesa di casa che limita gli esterni a meno di 20 punti complessivi. Chris Paul è escluso dalle difficoltà dei suoi compagni (ok, lui fa un altro gioco): nonostante il Flagrant fischiatogli dalla terna, con annesse proteste, mette insieme 17 pti e 12 ast dimostrando un controllo di ciò che accade sul parquet, anche in situazione di svantaggio, che pochi hanno, hanno avuto ed avranno nella storia del gioco. A tenere in corsa i Clippers ci prova anche Griffin mettendo a referto una doppia doppia da 27 pti e 10 rim, cifre che però non aiutano la squadra allenata da Doc Rivers ad evitare la vendetta dei Thunders, utile a lavare la macchia della sconfitta allo Staples, ultimo scontro tra le due franchigie, match finito non senza scaramucce.
Tommaso Mencherini
22 novembre 2013