Ben Simmons supera Mitchell, è lui il ROY
Ben Simmons dei Sixers ha infine scavalcato il rivale degli Utah Jazz Donovan Mitchell. L’ex giocatore di LSU è stato infatti premiato come miglior matricola della stagione NBA 2017/2018.
A spuntarla tra i due è stato infine il 25 di Philadelphia, Ben Simmons. Nonostante la campagna lanciata dagli Utah Jazz contro di lui, nonostante la straordinaria regular season di Mitchell e Jayson Tatum. I numeri hanno avuto la meglio sulle critiche, una su tutte, “non è un rookie”. Ben è infatti stato scelto nel draft 2016-17 ma per problemi fisici non ha potuto mai mettere piede sul parquet, quindi secondo il regolamento NBA in questa stagione è stato a tutti gli effetti un giocatore al primo anno.
Fatti i soliti ringraziamenti di rito dopo la premiazione Ben ha voluto toccare la questione una ultima e definitiva volta esordendo con:
Non voglio tornare su queste polemiche
Lapidarie le sue parole. Simmons ha quindi sottolineato come la sua “vittoria” non tolga assolutamente nulla alle prestazioni e al valore di Mitchell, Tatum, quest’ultimo forse mai veramente in corsa per aggiudicarsi il premio, se le valutazioni fossero state fatte sulla base dei playoffs la storia sarebbe stata molto diversa. Il ragazzo ha aggiunto inoltre che il livello della loro competizione dovrebbe eccitare tutti. Lui in primis si è detto molto felice della rivalità che si è venuta a creare e che spera continuerà ad esserci nelle prossime stagioni.
Numeri ed ambizioni.
15 punti, 8 assist e 8 rimbalzi, era dai tempi di Magic Johnsonn, numerosi i paragoni con l’ex Lakers, che nessun esordiente era riuscito a mettere insieme cifre del genere. Non contento del 15-8-8 di media di cui sopra il numero 25 ha anche messo a referto 12 triple doppie nel corso di tutta la stagione regolare, dimostrando un dominio sul campo che raramente si è visto in un giocatore al primo anno.
Il giocatore dei 76ers è l’ottavo giocatore di sempre a ricevere il premio di rookie dell’anno a seguito di una stagione da almeno 50 vittorie. 52 per la precisione le W in regular season dei Sixers, passati negli anni da zimbello della NBA ad essere una delle squadre con più potenziale dell’intera lega. Veterani di qualità e giovani di talento come Embiid, Simmons e Saric. Nonostante i nomi interessanti il gruppo pecca però ancora di esperienza, come ha ammesso ai microfoni lo stesso Simmons. Il salto di qualità nella stagione è infatti avvenuto a seguito dell’arrivo di Belinelli ed Ilyasova. Due giocatori esperti che hanno dato un grande apporto allungando la rotazione di qualità di coach Brown.
Tra le parole di Simmons sono mancati i riferimenti alla free agency.
Magari l’arrivo di un grande nome potrebbe aiutarci
Riferimento abbastanza chiaro ai numerosissimi rumors sul possibile approdo di LeBron James in quel di Philly.
Simmons mette quindi il primo dei suoi trofei in bacheca nell’attesa che la free agency porti a Philadelphia l’ultimo pezzo del puzzle che potrebbe trasformare i Sixers da intrigante promessa a seria contender per il titolo NBA.