Sport e turismo a Roma: due chiacchiere con l’Assessore Alessandro Onorato
La prima mezza maratona di Roma si è conclusa domenica scorsa, registrando una partecipazione record di oltre 17.000 iscritti. Questo evento ha rappresentato un’importante occasione non solo dal punto di vista sportivo, ma anche turistico e tra i circa 11.000 atleti provenienti da ogni parte del mondo, abbiamo avuto l’opportunità di parlare con Vera Tattari, una giovane runner finlandese. Durante la conversazione, Vera ha spiegato le motivazioni che l’hanno portata a scegliere la Mezza Maratona di Roma come sua prima gara internazionale, sottolineando come l’Amministrazione romana, attraverso questo straordinario evento sportivo, sia riuscita a creare allo stesso tempo un’atmosfera internazionale e a rendere perfettamente chiara l’identità millenaria della Capitale.
Questi numeri evidenziano l’importanza di organizzare grandi eventi in una città con una forte vocazione turistica come Roma, permettendo in questo modo ricadute rilevanti dal punto di vista economico e di posti di lavoro. La Capitale si prepara inoltre ad ospitare un altro grande evento, il Giubileo del 2025, che avrà luogo tra meno di due mesi e attirerà un elevato numero di turisti e pellegrini desiderosi di visitare i luoghi santi, raccolti principalmente nel centro storico. Una gestione efficiente di questo flusso elevato di persone sarà cruciale per evitare gli effetti negativi legati al turismo, come il cosiddetto overtourism, definito dalla World Tourism Organization come “il numero massimo di persone che possono visitare una destinazione turistica contemporaneamente, senza causare la distruzione del patrimonio fisico, economico e socioculturale e un inaccettabile calo della qualità della soddisfazione dei visitatori”. Tematica, quella dell’overtourism, che era stata trattata dall’Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda, Alessandro Onorato, in occasione della presentazione in Campidoglio dell’infrastruttura ciclopedonale “Asse degli acquedotti”; abbiamo avuto l’opportunità di incontrare nuovamente l’Assessore ai nastri di partenza della Mezza Maratona, con si è discusso brevemente sull’argomento turismo.
Assessore, intanto la ringraziamo per la disponibilità a rispondere a questa breve intervista. Da quando è in carica, Roma ha ospitato un numero maggiore di eventi di grandi dimensioni. Pensiamo ad esempio ai concerti o alle maratone, tra cui la recentissima mezza maratona che ha visto correre tante persone, molte delle quali provenienti dall’estero, tra le strade della nostra città. Possiamo dire che finalmente Roma è tornata al centro del palcoscenico nazionale ed internazionale?
“Ogni anno alziamo l’asticella. Roma è tornata la capitale dei grandi eventi sportivi e concertistici. Solo nello sport, da maggio a fine agosto, abbiamo ospitato oltre 20 grandi eventi internazionali. Ma il cartellone estivo è stato molto vario e ampio in tutti gli altri settori, fino ad arrivare alle 6 date sold out di David Gilmour, che ha scelto Roma come unica tappa dell’Europa continentale”.
Quanto è stato difficile riportare i grandi eventi nella nostra città?
“Qualcuno in passato ha provato a far credere che i grandi eventi non fossero importanti e ancora oggi stiamo pagando le conseguenze di questa scelta. I numeri però testimoniano il contrario, ovvero quanto i grandi eventi siano importanti per la nostra città. Perché generando flussi turistici, ricadute economiche, servizi e posti di lavoro, e hanno anche grazie una valenza sociale”.
Parliamo di sostenibilità. Roma è una città turistica per vocazione e come tutte le città di questo tipo è colpita dal fenomeno dell’overtourism. Dopo Fontana di Trevi, quali pensate possano essere gli altri siti dove limitare i flussi turistici?
“Non pensiamo ad altri monumenti o siti. Innanzitutto, riportiamo una sana fruibilità in un monumento unico al mondo come Fontana di Trevi”.
Pensiamo ai servizi alberghieri. In Spagna si sta cercando il modo di evitare il fenomeno di città prive di residenti. Un po’ come è capitato a Venezia. Qui a Roma si è parlato di tasse di soggiorno scontate per chi deciderà di alloggiare in periferia. Che altre soluzioni avete ipotizzato?
“Roma, come ogni altro comune italiano, non ha gli strumenti per affrontare la crescita incontrastata delle strutture extralberghiere. Noi vorremmo impedire, nel sito UNESCO, nuove aperture per due o tre anni, ma non possiamo finché il Governo non interviene con una legge nazionale. Il problema non è chi gestisce due o tre case e rispetta le leggi, ma le società che ne possiedono decine e decine e gli abusivi. Per allentare la pressione dal centro vorremmo modificare la tassa di soggiorno per renderla tanto più bassa quanto più ci si allontana dal centro. Anche qui, però, dobbiamo aspettare il Governo. E poi stiamo lavorando per valorizzare gli itinerari alternativi, che da soli varrebbero un viaggio. Penso alla Città di Gabi, al Parco degli Acquedotti, a via Appia e a Ostia Antica”
Ci saranno accordi con le principali piattaforme turistiche?
“Abbiamo sottoscritto una convenzione solo con AirBnb, che è fondamentale per incrociare i dati. Speriamo di fare lo stesso con le altre piattaforme”.
In quanto Assessore allo sport e quindi responsabile della gestione degli impianti sportivi comunali, abbiamo avuto modo di parlare con Alessandro Onorato anche del progetto di recupero dell’impianto sportivo delle Piscine di Torre Spaccata. L’impianto, finalmente restituito alla disponibilità del Comune dopo circa dieci anni di abbandono, sarà completamente riqualificato, come richiesto più volte dai residenti del VII Municipio. La notizia del nuovo progetto era stata anticipata già nel mese di settembre dallo stesso Onorato e dal consigliere Rocco Ferraro, durante una visita sul posto insieme al gruppo Retake Roma e dell’associazione Settimo Biciclettari intervenuti per ripulire volontariamente l’area.
L’attività di riqualificazione fa parte di un progetto più ampio, volto al recupero degli impianti sportivi di Roma, che sono oltre cento e di diversa tipologia e dimensione. Si tratta di un’attività complessa e non priva di ostacoli, ma l’obiettivo dell’amministrazione comunale è di renderli nuovamente fruibili in tempi brevi, tenendo conto dei vari iter burocratici e delle risorse disponibili. In questo caso, il 70% dei fondi sarà fornito dal Ministero dello Sport, mentre il restante 30% sarà a carico del Comune di Roma, per un totale di circa 3,4 milioni di euro.