La Roma non sa ballare il tango
Nella conferenza stampa di sabato, al Fulvio Bernardini, Daniele De Rossi ha dichiarato che iniziare il campionato con il calciomercato in corso imbastardisce le prime partite stagionali. Il dato è vero; a Cagliari, campo ostile ai giallorossi da sempre figuriamoci alla prima di campionato, il caso Dybala l’ha fatta un po’ da padrone, l’undici iniziale ha messo gamba ma la mente era tutta sulla permanenza dell’argentino nella Capitale.
In casa contro l’Empoli la scusa non vale.
Nel primo tempo la Roma ha dimostrato di essere un cantiere in corso con pochissimi lampi di gioco nonostante la combo albiceleste Dybala-Soulè.
Una partita sulla carta più che abbordabile ma impensabile risolverla giocando dodici minuti su quarantacinque; Dovbyk dimostra di saper giocare al gioco del calcio ma come lo stesso mister ha affermato a fine match non è un giocatore che va servito in quel modo ma nello spazio al fine di non fargli riempire l’area da solo, se non si capisce questo sarà difficile vederlo esultare quest’anno.
L’altro nuovo arrivato, Soulè, ha portato a Roma qualcosa che solamente El Shaarawy ci aveva fatto vedere negli ultimi tempi: saltare l’uomo o quantomeno provarci al fine di creare la superiorità numerica ma se gli affondi sono sterili il tutto è completamente inutile e la partita di ieri lo dimostra alla perfezione.
Mentre la Roma stenta a giocare Fazzini e Pezzella si caricano sulle spalle un Empoli operaio e alla fine della prima frazione di gioco Gyasi porta in vantaggio i toscani.
Nella ripresa la musica non cambia, peggiora.
Come nel primo tempo la Roma non parte male, al 51’ si stampa sulla traversa la conclusione di uno spento capitan Pellegrini prima e sul palo alla sinistra di Vasquez la ribattuta di Mancini.
Paredes ci mette del suo dieci minuti dopo: perde palla nella zona mediana del campo e fa ripartire il contropiede azzurro con Esposito,lo stesso argentino al fine di rimediare all’errore mette faccia a terra il toscano in area di rigore e dagli undici metri Colombo non sbaglia.
Il neo entrato Zalewski stona l’ennesima gara, De Rossi inserisce Baldanzi e Le Fee per un centrocampo più dinamico ed i risultati sono leggermente più incoraggianti ma lontani da quello che ci si aspetta, specie contro un avversario come l’Empoli.
Abraham rimane in panchina, complice il calciomercato probabilmente, dentro va Shomurodov ed è proprio l’uzbeko a siglare la rete che accorcia le distanze grazie ad un bel colpo di testa.
Il risultato rimarrà fisso sul due a uno per l’Empoli, per la prima volta i toscani espugnano l’Olimpico.
Il capitano uzbeko risulta essere l’unica nota positiva e sicuramente inaspettata insieme alla prestazione di Evan Ndicka ma il fatto che un difensore sia il migliore in campo contro l’Empoli la dice lunga sulla prestazione dei giallorossi all’Olimpico.
Al gioco dei numeri ci si aspettava di arrivare con quattro o sei punti alla sosta, considerato il prossimo appuntamento in casa della Juventus la stagione di De Rossi potrebbe non partire nei migliori dei modi.