Calcio ed ecosostenibilità: un viaggio tra le maglie più green della stagione 2021/2022.

Dai colori sgargianti o dalle tinte pastello, ispirate alla tradizione o ambiziosamente innovative. Le maglie delle squadre di calcio hanno da sempre colpito la fantasia dei tifosi e alimentato la loro fede calcistica. Definite dall’evoluzione degli standard dei tessuti, influenzate dai mutamenti dell’estetica e dagli stili degli sponsor tecnici, le maglie di calcio hanno scandito nel tempo la vita dei calciofili di tutto il mondo.
Negli ultimi anni una sempre maggiore attenzione è stata riservata dai club calcistici e dai loro sponsor alla elaborazione di maglie da gioco green ed eco-sostenibili. La sostenibilità della produzione, il riciclo dei materiali utilizzati e l’attenzione ad un basso impatto ambientale sono divenuti sempre più elementi primari nella progettazione dei nuovi kit tecnici per partita ed allenamento. Stile, passione e attenzione all’ambiente si sono combinate in un mix creativo e tecnologicamente avanzato. Scopriamo le maglie più green della stagione 2021/2022.
Il derby della sostenibilità di Milan ed Inter
Per la nuova stagione Nike ha presentato un progetto innovativo per il materiale tecnico dell’Inter mostrando una forte attenzione alla sostenibilità ambientale. La prima maglia dei nerazzurri si presenta con una fantasia in cui nero e azzurro si fondono per dare vita ad una trama a scaglie che riprende graficamente le sembianze di un serpente, il biscione simbolo del club. Nel lavoro realizzato da Nike la novità della colorazione si sposa sinergicamente con il nuovo tessuto eco-sostenibile. La maglia dell’Inter è realizzata per il 95% con plastica riciclata. Il tessuto tecnico utilizzato è infatti composto da Repreve 100, un filamento costituito al 100% da plastica PET.
Sul versante della sostenibilità altrettanto importante è stato l’impegno di Puma per la realizzazione della maglia del Milan. Forte attenzione è stata posta dal marchio tedesco alla sostenibilità di tutto il kit tecnico rossonero e in particolare per la terza maglia degli uomini guidati da Pioli. Per il nuovo Third kit del Milan Puma ha deciso di rivoluzionare il design classico della casacca rossonera ponendo in evidenza il nome del club sulla parte centrale e lo stemma ripetuto a rilievo sull’intera maglia. Il tessuto utilizzato è in poliestere riciclato al 100% applicando un innovativo processo di manifattura Dope Dye per diminuire la quantità di acqua e tintura utilizzate nella produzione. La maglia pensata da Puma unisce in tal modo attenzione al dettaglio e impegno per limitare l’impatto ambientale della sua produzione.
Le scelte green di Macron: Verona e Lazio
Macron ha puntato per questa stagione 2021/2022 su prodotti tecnici fortemente improntati al green. La maglia della Lazio e del Verona rappresentano due esempi dell’attenzione del marchio alla sostenibilità ambientale. Per la Lazio Macron ha scelto uno stile minimale con un forte rispetto della tradizione biancoceleste ma con una spinta fortemente innovativa per un’anima green. Lo sponsor tecnico della Lazio ha realizzato un tessuto altamente tecnologico e ecologicamente raffinato denominato “Eco-Softlock”, materiale proveniente interamente da plastica riciclata e certificato dal più importante standard internazionale per la produzione sostenibile di prodotti tessili, il Global Recycled Standard.
Fortemente innovativa sia per il design sia per la scelta dei tessuti green è stata la scelta di Macron per la terza maglia del Verona. A differenza dei canonici blu e gialli, Il colore dominante è il verde, colorazione che recupera un’antica tradizione della città scaligera: ll Palio del Drappo Verde, la più antica corsa al mondo tra quelle ancora attive. La competizione risalirebbe al 1208 e la sua importanza storica è confermata dalla citazione di Dante nel XV canto dell’Inferno. La maglia è anche in questo caso è stata realizzata con tessuti in poliestere al 100% provenienti da plastica riciclata.
La maglia più green arriva dalla Germania: il Saint Pauli
Lo scettro per la maglia di calcio più ecosostenibile spetta al Saint Pauli, club tedesco della città di Amburgo militante nella seconda Lega tedesca (Zweite Liga). Il Saint Pauli ha scelto di rescindere il proprio accordo con la nota casa americana Under Armour per produrre autonomamente i propri kit tecnici e il materiale del merchandising. La scelta della squadra di Amburgo si è basata sulla volontà di progettare una maglia a basso impatto ambientale e dal carattere fortemente green. La strategia dell’autoproduzione ecosostenibile potrebbe aprire la strada a nuove possibili soluzioni che in futuro potranno forse essere seguite anche da altri club di calcio. “Nessun fornitore esterno” ha spiegato in una nota il club “è stato in grado di soddisfare pienamente i criteri di sostenibilità, commercio solidale e trasparente che caratterizzano il St. Pauli”. Il marchio che comparirà sulle maglie si chiamerà DIIY, acronimo di “Do it, improve yourself!”.