EcoVolley: il progetto sostenibile della pallavolo italiana
In ogni ambito della nostra vita negli ultimi anni si è sempre più alzato il grado di sensibilità nei confronti dei temi ambientali. Anche lo sport, a diversi livelli, ne è stato interamente coinvolto tanto che sono state diverse le federazioni che hanno cercato di rimanere al passo con i tempi ideando progetti che mirassero ad avere una più alta sostenibilità ambientale nella loro disciplina.
All’interno di questo panorama, anche la Federazione Italiana di Pallavolo ha ideato un proprio progetto, dal nome EcoVolley, per fare in modo che tutti i grandi eventi fossero contraddistinti dai principi di sostenibilità e attenzione all’ambiente.
Il progetto EcoVolley
Lo scopo del progetto EcoVolley è quello di “caratterizzare tutte le manifestazioni di Pallavolo e Beach Volley come eventi sostenibili, sensibilizzando gli organizzatori al tema dell’ambiente e della protezione del clima.”
La Fipav ha così deciso di avvalersi dell’aiuto una guida ambientale da fornire agli organizzatori delle manifestazioni sportive di suo patrocinio, che vuole essere un “supporto approfondito ed esaustivo al fine di integrare la tutela dell’ambiente e la conservazione della natura in tutte le fasi di organizzazioni alle manifestazioni di pallavolo su base diretta e volontaria.”
Queste linee si pongono quindi l’obiettivo di accompagnare gli enti che si trovano ad allestire un grande evento di pallavolo e a risolvere le possibili criticità. Si è deciso di scrivere questa guida per diverse ragioni, prima fra tutte il fatto che una partita di volley, a maggior ragione se si parla di una competizione che dura per più giorni, può andare incontro a diverse problematiche ambientali, come quelle legate all’inquinamento luminoso, acustico, i problemi legati al traffico che coinvolge gli spettatori; inoltre si è pensato così di poter essere d’aiuto agli organizzatori degli eventi che spesso e volentieri trovano tante difficoltà nel muoversi all’interno della burocrazia con cui devono scontrarsi quando cominciano ad allestire un evento sportivo su larga scala.
Inoltre, la Fipav ha messo tra i propri obiettivi la sensibilizzazione del pubblico che si rivela, tanto quanto l’organizzazione in sé, un tassello molto importante di questo progetto. Tutto l’ambiente pallavolistico è ben consapevole del proprio bacino di tifosi affezionati, tanto che anche una sola partita può arrivare a toccare decine di migliaia di spettatori. Tra di essi, ci potrebbero sicuramente essere persone che non vengono toccato in alcuna maniera da questi temi o potrebbe non conoscerli, ed è così che una semplice partita di pallavolo potrebbe rivelarsi una cassa di risonanza enorme per le questioni ambientali.
Assieme alla guida ambientale sono state poi preparate quattro diverse guide operative per l’organizzazione di manifestazioni al chiuso e all’aperto, per le partite di beach volley e per le manifestazioni internazionali al chiuso. Nulla è stato lasciato al caso.
Ma non è finita qui
Questo non è l’unico progetto che vede coinvolta la Federazione Italiana di Pallavolo nelle tematiche ambientali. Poco più di un mese fa infatti, la Fipav ha preso parte ad un’iniziativa ideata dall’azienda di trasporti espressi DHL Express Italy, dal nome Linea Gialla, che ha pensato di organizzare un vero e proprio percorso con diverse tappe sparse per tutta Italia in cui rendersi protagonista di azioni sostenibili.
La prima tappa, in cui hanno partecipato anche Julio Velasco, direttore tecnico delle nazionali giovanili maschili, Marco Mencarelli, il corrispettivo per le nazionali femminili, e Martina Armini e Damiano Catania, liberi delle nazionali giovanili, ha toccato la Sicilia dove sono state recuperate dal mare due reti da pesca lunghe 3000 metri, lasciate sul fondale marino. Quest’azione è stata possibile grazie all’aiuto dell’associazione Marevivo, da più di trent’anni sensibile alla tutela del mare e delle sue specie.