ll giorno della resistenza
Il Coni fa finta di niente e mostra la sua forza numerica e di contenuti
Oggi la scuola dello sport ha presentato il catalogo 2019 sulla formazione sportiva e istituzionale. Pieno di complimenti il discorso del presidente del Coni Giovanni Malagò che ha affermato che la scuola è insostituibile. Presenti anche il segretario generale del Coni Carlo Mornati, la vice presidente del Coni Alessandra Sensini e l’amministratore delegato della nascitura sport e salute SpA Alberto Miglietta. Solo un fattore è da cambiare: trovare un luogo più “accessibile” per la biblioteca sportiva nazionale, un vero e proprio gioiello ma difficilmente raggiungibile all’interno del complesso dell’acqua acetosa. “Digitalizziamo? Certo! – ribadisce Malagò – Il costo della digitalizzazione è molto elevato. Rientrava nei piani del Coni. Sicuramente ora Sport e Salute saprà trovare i fondi”. Se si dovessero fare i paragoni con il sovraffollamento fra il sottosegretario Giorgetti ed il presidente Malagò, il Coni avrebbe vinto 1-0 perché non c’era neppure un piccolo spazio all’interno dell’aula magna, a dimostrazione che il Coni come tale è ancora un centro di cultura, di tecnica e all’avanguardia nel campo dello sport. Nessuna tensione e tanta dimostrazione di forza e competenza. Numeri alla mano, l’attività è aumentata del 22.3%, non c’è più spazio per fare formazione, cultura e storia dello sport, eppure, c’è qualcuno che crede che la politica possa fare qualcosa a vantaggio di questo mondo, mentre invece bisognerebbe lasciarlo tranquillo, circondarlo di premure e farlo vivere con soddisfazione, come ha dimostrato la relazione del direttore della scuola dello sport Rossana Ciuffetti, che con competenza ha elaborato una “factory” all’americana dove usare scienza e competenza. Auguri al Coni e all’intelligenza delle persone che sanno vivere in un mondo complicato, che rispetta gli avversari, soddisfa gli amici e sa vivere in un mondo fatto di aforismi.