Core Grappling Lab: la nostra intervista a Paolo Strazzullo

Dal 2012 l’Accademia di BJJ “Core Grappling Lab” è diventata una realtà solida ed un punto di riferimento per tanti atleti sia a Roma che in Italia; oggi abbiamo il piacere di scambiare due chiacchiere con il maestro Paolo Strazzullo, fondatore/presidente del progetto e cintura nera di BJJ.
Ciao Paolo e benvenuto su 2duerighe.com, ti ringraziamo in anticipo per la tua disponibilità e partiamo subito con la prima domanda: come è nato il progetto “Core Grappling Lab”?
Salve, grazie a voi per l’interesse.
Il progetto Core Grappling Lab è nato per dare corpo ad una visione differente del Jiu Jitsu rispetto a quella offerta dal panorama generale. Visione che condivido con i miei collaboratori ed affiliati e che consiste nella propagazione di un Jiu Jitsu moderno, costantemente in evoluzione, efficace, rigorosamente inclusivo e che si allontani da alcune logiche commerciali predominanti ormai negli ambienti sportivi e marziali. Ero anche stufo del “culto della personalità” che affligge i nostri ambienti, per questo ho dato vita ad un’associazione sportiva volta alla crescita di tutti gli affiliati, e non un team personale.
Dal 2012 di strada ne avete fatta con l’apertura di sedi anche al di fuori del Lazio, quali sono i progetti futuri?
In effetti ci siamo ingranditi. Ma questo è stato un processo evolutivo naturale, avvenuto quando io e gli altri istruttori ci siamo accorti di condividere una visione comune. Per il futuro non prevediamo espansioni particolari: il nostro obiettivo non è quello di creare un network o un franchising e quando si aggiunge una sede è solo il coronamento di un percorso comune iniziato parecchio tempo prima.
In primis viene la condivisione del Jiu Jitsu come pratica quotidiana, che avviene sullo stesso tatami. La propagazione del marchio ad ogni costo è incompatibile con il nostro obiettivo, che resta esclusivamente il Jiu Jitsu.
Passando invece al tuo percorso personale; come ti sei avvicinato al BJJ?
Ho iniziato ad avvicinarmi a queste discipline nel 2001. Come tutti i ragazzi degli anni ’90 il primo contatto è avvenuto a seguito del boom mediatico dei primi UFC e Vale Tudo. Ho un po’ di nostalgia dello spirito genuino e selvaggio di quei tempi, anche se sono felice della dimensione attuale del Jiu Jitsu moderno e della sua evoluzione tecnica.Tutto fluisce, ed è giusto così.
Il BJJ, specie durante i primi mesi, risulta essere un arte marziale molto difficile; da maestro cosa consigli a chi muove i primi passi in questa disciplina?
Pazienza, pazienza ed ancora pazienza. Agli inizi imparare il Jiu Jitsu è come cercare un interruttore al buio, e questo può essere frustrante per chi vi si avvicina.
Il mio consiglio è di vivere la pratica con serenità, senza porsi obiettivi particolari (almeno all’inizio), ma concentrandosi esclusivamente sulla costanza e sulla frequenza degli allenamenti, e godendosi le piccole gioie che questa disciplina regala quotidianamente, incluse la fatica per ottenere dei risultati, e la felicità quando questi finalmente si raggiungono. Ovviamente un’ambiente sereno dentro e fuori il tatami è indispensabile: il Jiu Jitsu è una passione da affrontare con decoro, disciplina ed estrema serietà, ma NON è una caserma.
Consiglio ovviamente di scegliere un istruttore qualificato e certificato che abbia una reale e consistente esperienza anche in ambito agonistico: se non lo sai fare, non lo puoi insegnare.
GI e No GI, come preferisci lottare?
Attualmente preferisco gareggiare con il Gi, nonostante abbia ottenuto i miei risultati più prestigiosi senza.
Per me il No Gi resta comunque una parte fondamentale del mio programma didattico, e resta la mia grande passione, anche a causa dei miei trascorsi nella Lotta Olimpica.
Hai gare in programma?
A Giugno parteciperò all’Italian BJJ Open a Firenze, poi dopo la pausa estiva, in Autunno mi concentrerò sul Roma Challenge e sul Madrid Open.
Rimaniamo sul tema gare: ne hai alle spalle tantissime con ottimi risultati, un ricordo legato ad una competizione al quale sei particolarmente legato?
Sicuramente il mio primo posto ai Campionati Europei IBJJF NOGI nelle cinture nere Master, confermato in seguito altre due volte. Era un periodo molto particolare per me, ed attraversavo un periodo di scarsissima forma fisica, quel riscatto avvenuto ad un paio di settimane da una sconfitta scottante mi è sembrata la miglior redenzione possibile.
Ricordo comunque con piacere tutte le mie gare, e paradossalmente anche quelle in cui sono andato peggio, perché sono quelle che più mi hanno motivato a migliorare ed evolvere.
Ti ringraziamo ancora per il tempo dedicatoci e ti auguriamo un grande in bocca a lupo per tutti i progetti futuri, grazie Paolo!
Grazie a voi e, passate a trovarmi sul tatami! Oss.
Contatti
Paolo Strazzullo: https://www.facebook.com/paolostrazzulloblackbelt/
Core Grappling Lab: www.coregrapplinglab.it