Ricordo di Domenico Modugno: un grande artista, un grande uomo

Quante emozioni ha suscitato, in noi tutti, la storia di DOMENICO MODUGNO sulla TV nazionale e quanto è stato bello rivivere le emozioni e l’odissea di quel meraviglioso cantante che tutti conosciamo e apprezziamo.
Quando ero bambina ricordo le belle serate per i Sanremo e l’entusiasmo di mio padre quando cantava “Mimmo“, lui lo adorava ed era un continuo dibattere con mia madre che apprezzava di più, a livello canoro “il reuccio“.
Sanremo era una festa, in tutto il paese c’erano solo tre televisori e la nostra casa, quelle sere, sembrava più un cinema poiché il nostro salone da pranzo, era adibito a grande platea dell’evento e i fan di Modugno erano il 99% .
Quanta emozione in quei volti del nostro vicinato, e non solo, in trepida attesa dei loro beniamini, non si risparmiavano le discussioni e i commenti che precedevano l’inizio del festival, poi la gara iniziava e il silenzio era totale Rivedere, in queste due serate, la fiction “VOLARE”, rivivere i luoghi della mia infanzia e il giovane Modugno carico di una prepotente e impareggiabile vitalità,che solo la gente del sud possiede, dal momento che più di ogni altra ha vissuto i tempi del lavoro duro dei campi e degli stenti e della fame , mi ha riportata indietro nel tempo e mi ha regalato emozioni intense ed indimenticabili e ben radicate nel mio vissuto e palpabili nel mio cuore e nella mia mente.
Che meravigliosa avventura è stata la vita di questo nostro conterraneo che è riuscito a riscattare tutto il Salento con la sua rivincita sul suo realizzarsi lontano da casa e in un mondo che per la gente del Sud dell’epoca era solo un sogno, qualcosa che si vedeva al cinema e poi a casa faceva sognare…
Mimmo era il compendio di tutte le lotte che il sud si portava addosso e di tutte le aspirazioni,i desideri, i sogni della nostra gente curva nei campi a seccare al sole caldo di un’immane fatica che iniziava all’alba e finiva al tramonto, quando si rientrava dai campi, si cenava e poi ci si recava in piazza a cercare “ il lavoro “ e a raccontarsi e raccontare. …
“ITI VISTU LU MIMI ‘? IATA IDDRU A DDRU E’ RRIVATU E CI SE LU SPETTAVA?! “(AVETE VISTO DOMENICO? BEATO LUI DOVE E’ RIUSCITO AD ARRIVARE E CHI SE LO ASPETTAVA?!)”
U ‘MIMI’ era lui Domenico Modugno, al paese il nome Domenico diveniva Mimì o Mimino. Era certamente l’idolo dei suoi compaesani e non solo, tutto il Salento adorava e seguiva le avventure di Mimmo e non mancava di parlarne e BENE perché realizzandosi, aveva riscattato i sogni e le aspirazioni di tutti i giovani che, come lui, sognavano una vita diversa, una vita migliore.
Anche nel mio paese, che gli ha dedicato il nostro teatro comunale ARADEO – Teatro Comunale “Domenico Modugno“ inaugurato dall’illustre critico Vittorio Sgarbi si parlava di Mimmo, molti lo ricordavano con affetto molto prima che diventasse il famoso Domenico Modugno, Aradeo all’epoca era un piccolo paese e tutti si conoscevano, anche Mimmo era molto conosciuto, ci veniva spesso a trovare lo zio maresciallo dei carabinieri e aveva allacciato delle amicizie con qualcuno del luogo ed uno di questi era mio zio Mimì, sì si chiamava come lui, divennero subito amici e iniziarono a frequentare gli stessi luoghi e a condividere le loro avventure. Mio zio era un bel ragazzo alto ed elegante e come Mimmo e tutti i giovani di ogni età, amava svagarsi, divertirsi e, tolto il cinema che entrambi adoravano e frequentavano, c’erano solo le ragazze e, per quanto ho sempre sentito dire in famiglia, loro non se le lasciavano certo scappare. Gli anziani del paese ricordano quel giovanotto con la chitarra che aveva qui una fidanzatina …In casa mia ogni volta che Mimmo era in TV si parlava della vecchia amicizia tra i due Mimì, mio zio mi raccontava delle loro serenate alle ragazze, delle loro avventure, di quando il suo amico partì in cerca di gloria e di quando si rividero a Roma “Tetta siamo stati in un albergo dove le porte girano e si aprono da sole, manco al cinema le vedi”.
Poi la vita scorre e ognuno prende la sua strada e i due amici si persero di vista e non si rividero mai più.
Rivedendo Mimmo ho rivisto e rivissuto la mia vita con mio zio e la mia famiglia. tutte le emozioni di un tempo hanno ripreso corpo e sono riaffiorati i ricordi di un vissuto così lontano e dei miei affetti più cari ormai non più qui …
Ringrazio di cuore e sono grata al grande Beppe Fiorello per la magnifica interpretazione che ha saputo fare del GRANDE MODUGNO.
“ Volare con Beppe Fiorello: record della prima puntata vista da oltre 10 milioni di telespettatori “omaggio più bello la TV e tutto il cast non potevano offrire a questo nostro meraviglioso salentino.
Maria Teresa Manta
20 febbraio 2013