FLAVIO BRIATORE: un trono al sole della crisi
“ Io, tu e la pancia”, oppure “ Noi, la pancia e il mare”, o ancora “La pancia, il mare e il nostro amore”.
Non si tratta delle iscrizioni prese di sana pianta dai lucchetti dell’amore di Ponte Milvio , ma di un idilliaco quadretto marino dove, regina del connubio, troneggia una enorme, boteriana pancia. Pancia e amore? Perché no? Dove sta scritto che una pancia debba compromettere un’unione felice? I malevoli del gossip, come al solito, non risparmiano commenti sull’autenticità del sentimento che lega la coppia Briatore – Gregoraci. Non dimentichiamo che, quando si sono conosciuti, Briatore aveva un fisico da invidiare, col valore aggiunto di un portafogli gonfio da far paura. Visto, cotto e mangiato, la bella Elisabetta ha saputo afferrare la fortuna per le corna, anzi per la cornucopia.
L’apprendistato da “velina” per lanciarsi nel mondo dei vip risulta ad oggi il più ambito tra le ragazze: il meno che ti possa capitare è farsi portare in chiesa da un calciatore. Alla Gregoraci è toccato il massimo. Non importa poi se ha dovuto immolarsi sull’altare del dio Botero.
Un felice menage familiare, un figlio di due anni battezzato Nathan Falco ( un falco “ Dono di Dio”), una mogliettina giovane prodiga di moine, lo sciupafemmine, finalmente appagato, si spaparacchia al tepore profumato delle lenzuola coniugali … sicuramente di pura seta. Forse, secondo insinuazioni maligne, l’unione trae alimento e sostegno dalle ben note pillole di color bleu, salvifiche in certe situazioni di defaillance. A 62 anni, quelli di Briatore, si è…ancora ragazzi, se l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha fatto sapere a suo tempo che, oggigiorno, si entra nella fascia della vecchiaia verso i 75 anni. Una classificazione elastica, d’altronde, che dipende da individuo a individuo. E’ certo che Briatore ha sfruttato tutte le sue cartucce con le note e mirabolanti avventure sentimentali. Un tempo diceva che per lui una donna di 30 anni era già vecchia! La Gregoraci ne ha 32. E allora?
Si parlava recentemente di crisi nella coppia, subito smentita a suon di battute legali. Macchè, i coniugi fanno sapere che intendono allargare il parco degli eredi, mettendo in programma una femminuccia. Tutto è possibile a un Briatore, anche la scelta del sesso? E ciò prima che la già …attempata mogliettina diventi vecchia? Che lui proietti verso di lei le sue incombenti lacune fisiche, è probabile. Beata pancia di un billionaire…
Anche i ricchi piangono – Si sa che i soldi danno alla testa. Un certo stile di vita cambia anche la “forma mentis”. Ma qualche sproloquio d’impronta maschilista si ricompone quando il ricco parla di affari. Money, money, money…. Al centro di una serrata intervista televisiva nei giorni scorsi su La7, Briatore ha sfoderato tutto il suo piglio da imprenditore .
Assiso sul trono dorato del Billionaire, circondato da numerosi dipendenti del “Disco Club” di Porto Cervo (dà lavoro a ben 200 persone, quasi tutte locali), il “monarca in tempo di guerra” – come è stato definito – si lascia andare agli sfoghi sulla situazione del momento. Non parla della ventilata chiusura del Billionaire nel 2013, ma fa capire chiaramente che la crisi economica ha avuto quest’anno una profonda ripercussione anche sul suo locale. Gli italiani disertano, ci sono solo i russi milionari, i nuovi ricchi che spopolano tra Forte dei Marmi e Porto Cervo, tra i quali c’è anche chi si permette di squagliarsela senza pagare le numerose consumazioni di champagne Cristal (più di 1000 euro a bottiglia!).
Tutto il turismo sardo è in ginocchio, esercizi vuoti. Gli stranieri investono altrove, portando le loro barche a Ibiza , Marbella o Montecarlo, dove sono meno pesanti i balzelli per l’attracco. “ Il turismo – continua Briatore – è per noi come il petrolio, ma le leggi lo stanno massacrando. Manca una strategia per il rilancio”, lamentando senza peli sulla lingua l’inefficienza dell’ attuale esecutivo in ambito di economia turistica.
Quando poi gli è stato chiesto se sarebbe d’accordo per una patrimoniale volontaria, una vera e propria donazione da parte dei ricchi allo Stato per risolvere il debito pubblico, Briatore nicchia un attimo e rincara la dose. “ Non è la patrimoniale a risolvere il debito…( un ritornello che abbiamo già sentito –n.d.r.). Occorrono lavoro, creatività e proposte in un sistema di defiscalizzazione, occorre ridurre il numero dei parlamentari, procedere a privatizzazioni, sopprimere gli enti inutili, vendere quel patrimonio immobiliare pubblico improduttivo…. “.
Gli è stato addirittura chiesto se comprerebbe Pompei per restaurarla! Il reuccio ha guardato gli interlocutori senza un battito di ciglia, come a dire “ Moh, che c’azzecca Pompei , con tutti i cavoli che c’ho in giro!….”. Ma, aggiungiamo noi, anche Pompei potrebbe rientrare nel piano da lui invocato delle privatizzazioni .
Un sì o un no all’eventualità di aprire i cordoni della borsa di Paperon dei Paperoni ? Solo un cauto “nì”…..
Angela Grazia Arcuri
Roma, 24 agosto 2012.