Che cosa sta succedendo alla famiglia e chi sono i genitori oggi?
Ieri e in un tempo relativamente non troppo lontano, la famiglia era il nucleo all’interno del quale si ponevano come obiettivo fondamentale i figli, per i quali si creava un’alcova a mo’ di chioccia, soprattutto da parte delle mamme, come protezione del figlio a cui si accudiva con il massimo dell’interesse e dell’attenzione al fine di fornirgli dei valori che lo aiutassero a “sbrigarsela “nel corso della sua esistenza. La mamma era quella importantissima figura che procreava fino a sei, otto, dieci figli e i tempi erano molto diversi, non c’era tutto il benessere di oggi, si “benessere” perché checché si dica, non era come oggi, le mamme di un tempo erano le contadine, le lavandaie, le persone più umili e sensibili della società, eppure le più importanti che non facevano mancare il mangiare, il pulire, il dedicarsi al 100% alla famiglia e non si andava certo al supermercato a comprare il necessario per il desinare ma si raccoglieva quello che si coltivava nei propri campi e se non si aveva la possibilità di possedere un piccolo terreno da coltivare per il fabbisogno della famiglia, si andava per i viali a raccogliere le erbe commestibili per preparare il mangiare.
Non c’erano le lavatrici per lavare i panni mentre si fa altro, le mamme impiegavano ore per andare alla fonte a prendere l’acqua e tra mastelli ed altro, ore per sciorinarli. Non c’era la TV che distraeva l’attenzione di figli e genitori, la tavola era il luogo d’incontro dove si parlava dei propri interessi, dei bisogni di ogni componente della famiglia, dove ci si consigliava l’un l’altro e si metteva in discussione ogni decisione.
Non c’erano le palestre o altro dove i genitori andavano per curare la propria immagine, ci si rispecchiava negli occhi dei propri figli per prendere coscienza della propria età e tutto era in funzione del buon andamento della famiglia.
Oggi molte sono le distrazioni che ci allontanano dai nostri figli, oggi si parla sempre più spesso di “depressione post partum”.
Le mamme di un tempo, neppure così lontano, partorivano e crescevano molti figli e ognuno indossava il vestiario del fratello precedente e non si sentiva la necessità di avere un solo figlio, due al massimo e disgrazia se si arriva a tre, per comprare capi firmati che ci mettano in competizione con i figli degli altri, di quelli che possono permetterseli e di quelli che non possono affatto, ma non vogliono sentirsi inferiori, se poi indossare un capo acquistato in grandi magazzini lo sia.
Oggi troppe cose futili distraggono il ruolo della famiglia, annientano la personalità di papà e mamme sempre più confusi, sempre più impreparati, sempre più deboli da non riuscire a districarsi in quel labirinto di interessi e di disinteressi che è la famiglia di oggi.
In tutto questo caos, in questo circo di ambaradan e di inspiegabili conflitti, chi ne paga le conseguenze sono i nostri figli, sempre più soli, sempre più abbandonati, sempre più indesiderati, sempre più vittime.
BASTA, sono stanca di vedere sacrificate, vittime innocenti, tante giovani vite la cui sola colpa è quella di essere state messe al mondo in una società sbagliata e corrotta e priva di valori!
Aiutiamo questa nostra società a prendere coscienza del suo ruolo come FAMIGLIA!
Insegniamo ai futuri genitori che nulla E’ PIU’ IMPORTANTE DELL’AMORE, IL RISPETTO,L’ABNEGAZIONE TOTALE CHE SI DEVE AI PROPRI FIGLI!
Maria Teresa Manta
12 dicembre 2014