Stelle cadenti di ottobre: le orionidi del 2012
Uno sciame di stelle cadenti colorerà il grigio cielo autunnale questa sera, intorno alle 19:30. Si tratta della pioggia stellare che ha avuto inizio lo scorso 16 ottobre e giungerà al termine il 23, raggiungendo il suo picco oggi e domani, domenica 21. Il fenomeno meteorico autunnale è generato dai detriti della cometa di Halley, una delle più famose e brillanti comete conosciute nella storia dell’umanità, che si avvicina nei pressi della Terra ogni 75-76 anni. L’ultima volta che l’uomo ha potuto assistere a questo spettacolo della natura è stato nel 1986 ed il prossimo passaggio al perielio è previsto per il 2061. La cometa di Halley è una delle poche comete che dà origine a due distinti sciami meteorici: le Eta Aquaridi (inizio maggio) e le Orionidi (ottobre). Oggi l’orbita della Halley passa ad una distanza, da quella della Terra, tale da non permettere a nuovi meteoroidi di raggiungere l’atmosfera della Terra: le meteore che osserviamo nel cielo sono dovute alle polveri staccatesi dalla cometa di Halley negli ultimi 2 millenni. Questi “residui” di polvere corrispondo a quelle che noi chiamiamo stelle cadenti e, nel caso di stasera, il fenomeno prende il nome di orionidi, perché sembra avere origine dalla stella più luminosa della costellazione di Orione.
In prossimità del sole la Halley inizierà ad evaporare dando luogo ad una scia luminosa. Lo sciame di minuti corpi celesti vaporizza in atmosfera ad un’altezza di circa 100 chilometri. Nei prossimi giorni, tra il 21, il 22 ed il 23 ottobre, con l’aiuto della luna, che al primo quarto tramonterà poco dopo mezzanotte, si potrà seguire il fenomeno ad occhio nudo, da qualsiasi postazione, la maggiore attività delle orionidi. L’astrologo Giovanni Fantetti, coordinatore del Gruppo Astrofili di Manfredonia, spiega: «L’osservazione di questa corrente è molto interessante e avvincente, poiché da un anno all’altro la sua densità spaziale risulta cambiare e di conseguenza la quantità delle meteore. Inoltre le Orionidi non presentano un massimo unico, ma una serie di variazioni della frequenza tra il 16 e il 23 ottobre, dato che la Terra nel suo moto nello spazio incontra zone più o
meno dense di meteoroidi».
In Italia, per osservare dettagliatamente il fenomeno celeste, il Gruppo Astrofili, ha predisposto apposite postazioni di osservazione per questa sera presso l’Abbazia di San Leonardo, dove è in via di allestimento un vero parco astronomico in omaggio agli studi di astronomia che si conducevano in quel luogo in aperta campagna nell’agro sipontino.
Bill Cooke, responsabile del Meteoroid Environment Office della Nasa, ha dichiarato: «Ci aspettiamo di osservare circa 25 meteore all’ora durante il picco.Le condizioni saranno ideali, la Luna non disturberà lo spettacolo. Lo sciame delle orionidi non è il più luminoso, ma è uno dei più belli dell’anno». Le costellazioni del Toro, dei Gemelli e di Orione, oltre a Venere e Giove che con Sirio formeranno un triangolo luminoso a est, che sarà attraversato dai frammenti della coda della cometa di Halley, faranno da sfondo alla pioggia stellare.
Nuvole permettendo, chiunque alzando il naso all’insù intorno allo scoccare della mezzanotte e guardando in direzione di Orione, potrà godersi il meraviglioso luccichio del tetto del mondo.
Sonia Carrera
20 ottobre 2012