Depressione post-partum nei papa’: colpa della disoccupazione

Negli ultimi anni si è discusso e scoperto molto in merito a quella che è definita “depressione post-partum” che colpisce le donne in seguito alla gravidanza: sono circa il 70% a risentire di questa leggera depressione che si manifesta in genere nei giorni successivi al parto. I sintomi più frequenti sono malinconia e pianti in apparenza privi di motivo.
Ancor oggi la medicina non sa dare una spiegazione precisa riguardo al motivo di questo fenomeno, ma se fino a poco tempo fa la suddetta depressione rimaneva esclusivamente una prerogativa femminile, oggi da una ricerca americana è emerso che anche gli uomini risentono dello stesso problema emotivo.
È uno studio condotto dalla New York University School a provarlo, e dopo la pubblicazione dei risultati della ricerca sulla rivista specializzata Journal Maternal and Child Health. La notizia ha fatto il giro del mondo.
Dallo studio è emerso un dato che lascia molto riflettere visto il periodo storico nel quale viviamo: secondo i ricercatori a soffrire di tale sindrome sono in prevalenza i papà che rischiano la disoccupazione, quelli che hanno al proprio fianco una donna affetta anch’essa da depressione e in ultimo luogo coloro che hanno grandi difficoltà economiche.
La crisi economica che “attanaglia” mezzo mondo sembra quindi essere strettamente connessa con casi di depressione più o meno latente.
Michael Weitzman, docente di pediatria e medicina ambientale che ha condotto la ricerca, ha spiegato con chiarezza come i bambini che hanno padri depressi corrono il rischio di sviluppare problemi a livello psichico: il 6% di figli di genitori depressi rivelano problemi di carattere comportamentale.
È lo stesso Weitzman a chiarire lo svolgimento dell’analisi: “I risultati riportati nella ricerca illustrano i fattori che aiutano a identificare i padri che potrebbero trarre beneficio dallo screening per la depressione clinica; pensiamo che i dati siano ora particolarmente rilevanti, data l’attuale crisi finanziaria e il contemporaneo aumento della disoccupazione negli Stati Uniti”.
Le ricerche riguardo alla depressione negli uomini in relazione alla nascita di un figlio sono cominciate nel 1965 in Inghilterra quando fu condotto uno studio dagli psichiatri Trethowan e Conlon dell’ Università di Birmingham sul comportamento dell’uomo in attesa del figlio. Gli studi a tal riguardo furono ripresi nel 2005 e pubblicati sulla rivista medica The Lancet, dove emerse che il 4% dei padri in procinto di avere un figlio soffrivano delle medesime ansie e sintomi depressivi.
Si evince quindi che se da una parte la nascita di un figlio può essere portatrice di felicità, dall’altra l’evento diviene inevitabilmente compromettente per quanto riguarda la stabilità psicologica della coppia che deve abituarsi ad un nuovo tipo di vita: tanto la donna quanto l’uomo e sembra chiaro che la sicurezza economica svolge un ruolo importantissimo nel trovare il tanto ambito equilibrio.
a cura di Alessandro Giosi
26 febbraio 2012