Depressione in aumento tra i giovani: perché?


È il male oscuro che da sempre affligge gli animi umani più sensibili, quella che Ippocrate chiamò “melanconia” e Eugenio Montale “male di vivere”, molto spesso avvolto da un tabù che sopprime la sofferenza in un silenzio asfissiante. Una recente ricerca scientifica rivela che i disturbi dell’umore, in particolar modo la depressione, sono una patologia sempre più diffusa negli ultimi anni. Male che diventerà endemico, secondo gli esperti, infatti, il 60% dei casi resta ignorato, non è diagnosticato e di conseguenza neanche curato.
Quella di oggi non è, dunque, una gioventù beata, bensì stressata. I giovani dei nostri tempi sono particolarmente fragili e vulnerabili e, in particolare, soggetti ad ansia e depressione, confermano gli esperti, secondo cui nel 2020 questa patologia sarà la seconda causa di invalidità a livello mondiale. I disturbi dell’umore possono presentarsi a qualsiasi età, ma gli studiosi confermano che vi è un picco di incidenza tra i 18 e i 44 anni, con una media di 30 anni. Gli studiosi, purtroppo, rivelano un altro dato alquanto preoccupante: anche i ragazzi di età inferiore ai 18 anni soffrono in una buona percentuale di disturbi dello sviluppo e la depressione si colloca come una delle più frequenti cause di malattia, prima di patologie come asma e diabete.
In una società vittima delle apparenze, sempre più lontana dai “sani valori” e dalle tradizioni, i giovani stanno diventando depressi più precocemente dei loro coetanei del passato. Ma cos’è che affligge il loro animo? Nella maggior parte dei casi, è la stessa persona coinvolta a non essere consapevole di essere stata colpita dal “male oscuro”, ma come si riconosce la depressione? È importante sapere che non si tratta di un semplice “sentirsi giù”: la persona depressa non riesce più a reagire a stimoli di alcun tipo, non ha più voglia di fare niente, le attività che un tempo entusiasmavano finiscono per apparirgli totalmente indifferenti, se non addirittura fonte di disagio e fastidio. Nella vittima risiede comunque il desiderio di “fare di più”, poiché si percepisce, per l’appunto, di non fare abbastanza e ci si sente in colpa per la propria svogliatezza e incapacità di prendere decisioni o di concludere qualsiasi progetto. Lucidità e concentrazione mancano, ad esempio, nel caso di uno studente, può capitare che non riesca più a studiare, attività che invece fino a poco prima svolgeva con successo e passione e, più la persona si accusa di essere incapace, e più non riesce a concludere, entrando in un vortice da cui è difficile uscirne. I momenti più bui della giornata, per assurdo, sono la mattina ed il primo pomeriggio; infatti la persona depressa tende a sentirsi meglio all’incirca intorno alle 18.00 del pomeriggio, quando inizia a calare la luce del sole. Ma le cause d’ insorgenza di depressione possono essere molteplici e solitamente alla depressione sono associati anche problemi con la famiglia o con i coetanei, la disoccupazione, l’abuso di alcol o droghe e, cosa molto rilevante, si conta un alto tasso di tentato suicidio. Il 40% dei ragazzi dichiara di soffrire di irritabilità o rabbia, il 36% di nervosismo e ansia, il 33% di depressione e tristezza. Molti ammettono di sviluppare comportamenti poco salutari a causa dello stress, come dormire meno e mangiare male, elementi che contribuiscono ad aumentare lo stress e i suoi effetti negativi.
La gravità della situazione sta nel fatto che spesso non si sa come affrontare l’emergenza. I medici consigliano che sarebbe utile fare esercizio, riposarsi, staccarsi dalle questioni che li preoccupano: molti, invece, scelgono semplicemente di guardare più televisione o immergersi nel mondo virtuale, trascorrendo più ore possibili sui social network. Gli errori commessi nella gestione dello stress, e spesso l’incapacità di chi sta attorno al depresso di intervenire per mitigarlo, finiscono per peggiorarne gli effetti. Da qui nascono anche reazioni estreme, come quelle dei ragazzi che si tolgono la vita. È di vitale importanza, dunque, individuare presto le situazioni più complicate e intervenire con aiuto professionale, per quanto il buon consiglio di un caro amico possa tirare su di morale. Ricordate: dalla depressione si può uscire!
Sonia Carrera
14 marzo 2014