Feritilita’: Scoperto l'”interruttore” naturale

di Enrico Ferdinandi
I ricercatori dell’Imperial College London, hanno condotto uno studio che sulla fertilità che ha messo in rilievo come un enzima, chiamato SGK1 sia in grado di agire da “interruttore” della fertilità nelle donne. Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature Medicine Sunday, potrebbe esser molto utile per la cura dell’infertilità, nella prevenzione degli aborti spontanei, e nello sviluppo di nuovi anticoncezionali.
I ricercatori hanno condotto dei test su campioni di tessuto prelevati da 106 donne in cura proprio all’Imperial College Healthcare NHS Trust, scoprendo che livelli alti dell’enzima SGK1 è presente nelle donne inspiegabilmente non fertili mentre nelle donne che soffrivano di aborti ricorrenti presentavano livelli bassissimi dell’enzima.
Jan Brosens, uno degli autori della ricerca, ha dichiarato: «I nostri esperimenti sugli animali suggeriscono che una temporanea perdita di SGK1 durante il periodo fertile è essenziale per attivare una gravidanza, e l’analisi sui tessuti umani ha messo in evidenza che alti livelli dell’enzima provocano difficoltà nel rimanere incinta. Trattamenti potenziali, in futuro, potrebbero fondarsi sul bloccare la presenza di SGK1 prima di sottoporre la donna alla fecondazione in vitro per aumentare le probabilità di dar vita a una gestazione. Un’altra applicazione potenziale potrebbe essere, al contrario, l’aumento di SGK1, che potrebbe essere utilizzato come un nuovo metodo anticoncezionale».
17 ottobre 2011