L’aspirina può aiutare prevenire il tumore

L’aspirina, o acido acetilsalicilico, è uno dei farmaci più conosciuti ed usati al mondo, e la sua funzione consiste nel combattere i processi infiammatori.
Proprio questa sua caratteristica ha portato a pensare che potesse essere un buon medicinale per prevenire quelle forme cancerogene che sono la causa, a lungo termine, della trasformazione neoplastica delle cellule.
Secondo infatti gli esperti della Società italiana di Medicina Generale (SIMG), l’assunzione di aspirina regolare, come nel caso della cosiddetta cardio-aspirina, può proteggere dal cancro.
Già in passato, un gruppo di ricercatori coordinati dal professor Peter Rothwell del Dipartimento Nuffield di Neuroscienze Cliniche presso l’Università di Oxford, aveva pubblicato nel 2007 una serie di studi sulla rivista “The Lancet”, che dimostravano che l’assunzione quotidiana di aspirina riduceva sostanzialmente il rischio a lungo termine di alcuni tumori e, nello specifico, di quello del colon-retto e soprattutto il cancro esofageo.
Ma il problema che permaneva era che questi effetti non sembravano apparire prima di 8 – 10 anni dall’inizio del trattamento, e questo ritardo era dovuto al fatto che da un lato l’aspirina impedisce lo sviluppo molto precoce dei tumori e dall’altro che l’eventuale apparizione del cancro arrivasse dopo un lungo ritardo.
Ora invece, grazie all’ultimo studio pubblicato, è stato dimostrato che l’aspirina ha effetti riduttivi sul cancro già dopo due o tre anni e, soprattutto, che ha un processo che inibisce la formazione di metastasi che sono quelle che comunemente uccidono la maggior parte dei pazienti.
Questi studi quindi, hanno portato ad elaborare una nuova ipotesi, ovvero quella di utilizzare l’aspirina come trattamento aggiuntivo per il cancro e per prevenire la diffusione a distanza della malattia.
Felix Hofmann può essere definito il vero e proprio inventore dell’aspirina, il quale iniziò i suoi studi su questo nuovo tipo di farmaco nel 1897.
Il 900 infatti, fu considerato il secolo dell’aspirina, tanto è vero che J.O. Gasset (filosofo e saggista spagnolo), nella rivolta delle masse scriveva:
“oggi, per l’uomo della strada la vita è più facile, più comoda e più sicura che per i potenti di ieri. A lui importa poco di non essere più ricco del suo vicino, se il mondo intorno a lui gli dà strade, ferrovie, alberghi, benessere fisico e aspirina”.
Prima della sua registrazione, il farmaco fu sottoposto a sperimentazione clinica e i risultati furono così positivi che la direzione dell’azienda non esitò ad avviare la produzione del farmaco. Il primo Febbraio 1899 venne depositato il marchio Aspirina che un mese dopo, ovvero il 6 Marzo, fu registrato nella lista dei marchi di fabbrica dell’Ufficio Imperiale dei Brevetti di Berlino.
Iniziò così una marcia trionfale senza precedenti, che ancora oggi continua a produrre risultati straordinari, come appunto la prevenzione di forme cancerogene.
Fino ad oggi nessun farmaco aveva dimostrato di essere in grado di prevenire metastasi a distanza, è per tale motivo che Peter Rothwell chiede che la ricerca nel futuro si incentri principalmente su questo aspetto cruciale del trattamento.
di Serena Panacchia
27 novembre 2013