Il pesce in gravidanza fa bene
Secondo una ricerca condotta dall’Università di Bristol e pubblicata sulla rivista scientifica Environmental Health Perspectives, il consumo di pesce durante la gravidanza non fa male.
Com’era emerso negli anni Novanta per mezzo del progetto denominato Children of the 90s (il nome specifico era ALSPAC, Avon Longitudinal Study of Parent and Children, ndr), condotto dalla stessa università, gli alti livelli del metallo nel sangue della madre hanno effetti nocivi sullo sviluppo del cervello del feto. Per questo si è sconsigliato il consumo di pesce alle donne incinte, eccezion fatta durante il periodo di gestazione, per via degli effetti benefici e sorprendenti degli acidi grassi omega 3 e dello iodio, che favoriscono sia la vista che il quoziente intellettivo del nascituro.
Dati, questi, che hanno subito una rivisitazione da parte dei ricercatori, i quali, dopo aver preso in considerazione 103 cibi e bevande consumati da 4484 donne gravide, hanno dimostrato come i prodotti ittici, pur contenendo mercurio, se mangiati seguendo una dieta bilanciata, non sono dannosi per la salute del bambino.
Come afferma il coordinatore dell’equipe inglese, il professor Jean Golding: “Siamo rimasti piacevolmente sorpresi di scoprire che il pesce contribuisce solo a una piccola quantità (il 7%) dei livelli di mercurio nel sangue. Ci auguriamo che molte più donne prenderanno in considerazione l’idea di mangiare maggiori quantitativi di pesce durante la gravidanza, visti i molti benefici già dimostrati per la salute sia per la madre che per il bambino”.
E aggiunge: “Bisogna sottolineare, tuttavia, che in gravidanza le donne hanno bisogno di una dieta equilibrata mista. Dovrebbero includere nella dieta i pesci insieme ad altri componenti benefici come frutta e verdura”.
Via libera dunque al consumo di frutti di mare, grazie a questa nuova scoperta che sottolinea come il consiglio di non ingerire pesce durante i 9 mesi sia pressoché inutile.
di Krizia Ribotta
3 ottobre 2013