Dagli squali lo scudo antivirus

Dalla rivista Pnas si apprende di uno studio sensazionale che riguarda una nuova sperimentazione per curare i virus. Un potente antivirus sarebbe in grado di disturbare in modo considerevole la replicazione virale, e quindi fermare il progredirsi del virus. Da dove è stato ricavato questo virus? È qui che viene il bello, il potente antivirus è stato “ricavato” da una specie di squalo chiamata comunemente “Spinarolo”, Squalus acanthias, la particolarità di questa specie sta nel produrre una sostanza, la squalamina usata per difendersi proprio dai virus, cosa che rende questi squali molto resistenti. Un gruppo di ricercatori della Georgetown University Medical Center di Washington (Usa), coordinato da Michael Zasloff ha scoperto che questa sostanza trattata in laboratorio può esser in grado di contrastare malattie come la Delengue, l’epatite B e D e la diffusione di virus attraverso i vasi sanguigni; da alcune sperimentazioni su alcuni animali è risultato che il virus si è dimostrato efficace anche contro la febbre gialla, il citomegalovirus, e l’encefalite equina, dove alcuni animali contagiati sono addirittura guariti.
Il ricercatore Michael Zasloff ha dichiarato:
«Mi interessavano gli squali a causa del loro sistema immunitario apparentemente primitivo, ma efficace. Nessuno poteva spiegare perchè lo squalo è così tosto. La squalamina sembra proteggere contro i virus che attaccano i tessuti del fegato e del sangue. Altri composti simili che sappiamo esistere nello squalo probabilmente sono mirati contro infezioni respiratorie virali, e così via. Potremmo essere in grado di sfruttare l’innovativo sistema immunitario dello squalo per trasformare tutti questi composti antivirali in agenti che proteggono gli esseri umani contro un’ampia varietà di virus. Sarebbe rivoluzionario».
Sicuramente ci sarà bisogno di continuare la ricerca per capire fino a che punto la squalamina possa essere utilizzata per curare l’uomo.
di Enrico Ferdinandi
19 settembre 2011