Devozione, fede, cultura e tradizione: Sant’Efisio
Cagliari – Il primo Maggio a Cagliari non è solo la festa dei lavoratori, nel capoluogo sardo è soprattutto la Festa di sant’Efisio. Quest’anno per la 359^ volta si ripeterà il rito di devozione che porterà il Santo sul luogo del martirio, avvenuto a Nora nel 303 d.C.
La processione più importante di Cagliari oltre ad essere una delle più antiche è anche la più lunga processione religiosa italiana, nella quale vengono percorsi in quattro giorni 65 chilometri.
La storia narra che, nel 1656 i cagliaritani pregarono il Santo affinché sconfiggesse la terribile ondata di peste che si era propagata nell’isola dal 1652. Cagliari era diventata un camposanto per questo fu proprio l’Amministrazione Comunale cagliaritana a fare il voto a Sant’Efisio: se fosse riuscito a sconfiggere la peste, ogni anno si sarebbero svolti una processione e dei festeggiamenti in suo onore, partendo dal quartiere di Stampace, fino ad arrivare a Nora, dove il santo era stato martirizzato. A settembre, le abbondanti piogge fecero scomparire la peste. Così dal 1° maggio del 1657 il voto si ripete ininterrottamente.
Una processione nella quale devozione, fede, cultura e tradizione si uniscono e creano una cornice perfetta che ha il suo culmine quando il Santo fa il suo passaggio davanti al Municipio della città di Cagliari su un tappeto di petali di rosa.
Dallo scorso anno il Comune di Cagliari ha avviato le procedure per l’iscrizione del Rito dello scioglimento del Voto e della Festa di Sant’Efisio nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità, secondo i principi stabiliti dalla Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO e in stretta collaborazione con l’Arcidiocesi, la Confraternita e i comuni di Pula, Villa San Pietro, Capoterra e Sarroch. Sono diverse le iniziative che vedono l’Amministrazione comunale impegnata nella tutela del patrimonio culturale e della Festa di Sant’Efisio grazie anche all’aiuto dei devoti e dei partecipanti che ogni anno sempre più numerosi seguono il loro Santo.
Tra i vari progetti di promozione l’assessore regionale al turismo, Francesco Morandi, ha annunciato che la celebrazione in onore di Sant’Efisio rappresenterà “la bandiera per raccontare una Sardegna diversa” che guarda oltre il binomio sole/mare e cerca di promuovere cultura e tradizioni dell’isola. La festa di Sant’Efisio quest’anno è in coincidenza con l’apertura dell’Expo, dunque afferma Morandi: “”L’1 maggio apriremo una vetrina importante e porteremo all’attenzione delle delegazioni italiane e straniere i Cammini religiosi della Sardegna come quello di Sant’Efisio”. “Dobbiamo raccontare una Sardegna diversa per i 12 milioni di italiani che ci conoscono e il milione e mezzo di stranieri che non ci conoscono”, prosegue ancora Morandi, per questo la regione ha stanziato per i prossimi tre anni un milione e mezzo di euro destinati ai cammini religiosi per realizzare percorsi, punti di ristoro e informativi e istituire un sistema di governance per valorizzare il prodotto. Stesso obiettivo anche per l’assessore al Turismo di Cagliari, Barbara Argiolas: “Pensiamo di parlare del cammino di Sant’Efisio in modo nuovo, serio e consapevole, anche attraverso i social e la scuola” – ed aggiunge – “L’obiettivo è di esaltare non solo questo appuntamento ma il marchio Sardegna”. E la processione votiva del primo maggio rappresenta a pieno la grande tradizione sarda con costumi, suoni, colori e valori di questa terra.
di Marilena Tuveri
10 marzo 2015