Un Craxi universale nel racconto di Aldo Cazzullo

Bettino Craxi è senza ombra di dubbio una delle personalità più discusse della Prima Repubblica. Per Aldo Cazzullo, che ha scritto un intero libro corredato di fotografie in cui compare l’ “uomo nuovo” del Partito socialista italiano, Craxi è stato “l’ultimo vero politico”, come recita il titolo edito per Rizzoli. Difficile trovare un difetto a questa biografia, che oltre alla quantità di immagini ricercate denota un grande impegno nella ricerca di fonti storiche adeguate per la descrizione di un personaggio così complesso. Enzo Bettiza pubblicò “Mostri sacri” nel 1999 con lo scopo di descrivere i rappresentanti della storia repubblicana italiana, persino nell’intimità. Nell’opera di Cazzullo, invece, c’è spazio per un solo “mostro sacro” della politica. Dai viaggi giornalistici in Tunisia, passando per gli articoli di giornale, fino alle testimonianze dei figli e dei colleghi, l’autore e vicedirettore del Corriere della Sera ha raccontato la vita dell’ex presidente del Consiglio, senza esclusione di colpi. Dalla gioventù alla caduta con Tangentopoli, senza dimenticare la fuga ad Hammamet e il funerale. L’ultimo argomento viene descritto minuziosamente, una scena che rievoca una realtà del tempo che riesce a penetrare nella mente del lettore, portandolo ad immaginare quel momento. Aldo Cazzullo è riuscito nell’impresa di raccontare la vita dell’ex premier socialista giornalisticamente, curando i dettagli e rendendo la scrittura scorrevole, utilizzando le foto come accompagnamento per contestualizzare gli avvenimenti. Un lavoro giornalistico che richiede molta professionalità, ma anche sensibilità. Per quanto riguarda la cronaca degli eventi, sono tutti elencati perfettamente, anche se nella prima parte del libro lo scrittore si concentra prevalentemente sulla sua carriera giornalistica e sui viaggi verso la residenza tunisina di Craxi. Un incipit piuttosto lungo ma interessante, una garanzia d’esperienza storiografica per assicurare al consumatore un’esperienza lineare nella lettura. Il giudizio traspare ben poco, nel libro emergono per lo più i fatti, che definiscono Craxi caratterialmente e politicamente. Non ci sono omissioni, la cronaca si unisce a un metodo di scrittura che in questo caso risulta accademico ma attento alle dinamiche politiche del passato, rendendole fruibili al pubblico con uno stile semplice ma efficace. Nel corso della sua vita il leader socialista è stato molte cose e Cazzullo riesce a raccontarle tutte, o quasi, forse c’è qualcosa che manca. Probabilmente certi episodi li conosceva soltanto il protagonista.