“La gogna” di Alessandro Barbano: gli intrecci della Magistratura
Una delle espressioni più famose del nostro apparato giudiziario è “La legge è uguale per tutti”, ma cosa succede quando quest’ultima si scontra con gli interessi politici e personali di chi è chiamato a farne le veci? Il giornalista ed autore del libro “La gogna”, ossia Alessandro Barbano, cerca di spiegare alcune situazioni complesse che ruotano attorno al CSM. La storia inizia in particolare con la vicenda che coinvolse i Magistrati che si incontrarono all’Hotel Champagne nel 2019, tra cui lo stesso Luca Palamara, il cui caso – a seguito delle intercettazioni fatte da un Trojan – divenne eclatante per la stessa opinione pubblica.
Inutile girarci attorno, l’opera di Barbano spiega nel modo migliore possibile quali siano le mire di certi giudici e quanto siano importanti e potenti le fazioni politiche all’interno del nostro sistema giudiziario: intrecci ed interessi personali di certi magistrati possono prevalere talvolta sulla loro etica lavorativa. Il racconto tocca argomenti di vitale importanza che riguardano le elezioni del Procuratore di Roma e della centralità di questo ruolo per moltissimi componenti del CSM.
Lo snodo della vasta serie di eventi, viene offerto principalmente dalla figura dell’ ex-Magistrato Luca Palamara ed alle intercettazioni che più tardi l’avrebbero coinvolto in un caso decisamente ampio e che in realtà coinvolge moltissime dinamiche sconosciute ancor prima delle indagini. Altro argomento importante nel libro è proprio la “Corruzione”, su cui l’autore cerca di proporre una riflessione anche in seguito agli eventi narrati ed alle considerazioni personali.
Interessante sapere anche in quale modo sia stato affrontato mediaticamente il caso dell’Hotel Champagne e più in particolare tutte le tematiche inerenti lo stesso Palamara, su cui sono uscite moltissime notizie dopo la chiusura dell’indagine e l’inizio degli altri procedimenti: qualcuno deve dunque aver aperto e chiuso “il rubinetto” delle informazioni anche in base al proprio interesse di far uscire determinate notizie.
Questa lettura insegna quanto una dinamica politica all’interno di un organo statale che per sua natura dovrebbe essere indipendente, rischi di minare completamente il campo di una giustizia che sia realmente corretta in tutte le sue forme a causa degli orientamenti ideologici. Tra gli altri argomenti affrontati anche quello delle “Intercettazioni telefoniche”, ormai da tempo al centro del dibattito e tra i punti focali affrontati proprio dalla nuova riforma sulla Giustizia italiana, di cui dovrebbe essere promotore lo stesso Governo Meloni, mediante il Ministro Carlo Nordio.
In conclusione, a quanto pare l’obiettivo di questo libro sarebbe una ricostruzione archeologica degli eventi ed una spiegazione quanto più capillare delle vicende che girano attorno al CSM. Due domande, al termine della lettura, sorgono spontanee: quanti altri casi come questo potrebbero verificarsi in futuro? Probabilmente lo scopriremo soltanto con il volgere dei tempi, impossibile ora fare previsioni. Per quanto riguarda la seconda , in considerazione degli eventi che hanno segnato la Prima repubblica, chissà quante altre vicende taciute si annidano nel baule della storia giudiziaria italiana.