I Normanni, l’Europa secondo i conquistatori del Nord

Nei sottili fili della matassa del trono germanico e del sacro impero, nell’abbazia di Magonza scintilla il simbolo regale che cinge il capo del “puer Apuliae”, Federico II. Lo stupor mundi, nonostante la monumentale opera di Kantorowicz tenderà a dipingerlo con colori teutonici, sarà prodotto del Meridione italiano normanno.
Entità liquida, sfuggente e di difficile individuazione per le sue caratteristiche intrinseche, il carattere normanno sarà per l’Europa medievale elemento onnipresente e come tale solubile nel divenire delle storie nazionali. Come sottolineato da Huizinga nel suo memorabile autunno del Medioevo, i fenomeni perdono la loro intensità caratteristica nella diffusione, assorbendo elementi esterni, sovrapponendosi e sfumando fino al punto da renderli solo ombre.
Federico II rappresenterà, con la sua nascita da Enrico VI e Costanza d’Altavilla, uno dei punti culminanti della grande avventura normanna. Questo popolo del nord, come esemplifica letteralmente il loro nome, sarà in grado di fondare ducati, conquistare regni e cingere corone fino ad arrivare, come spiega brillantemente Levi Roach nel suo nuovo libro edito da Mondadori, alla presa di Gerusalemme nella prima crociata.
Avi di Rollone, il condottiero di origine norvegese capostipite della Casa di Normandia, i normanni faranno del Nord della Francia la loro prima terra di conquista. Da questi incerti possedimenti, assimilando la cultura della nobiltà francese, i guerrieri di Normandia estenderanno le loro conquiste su direttive opposte, oltre la Manica, per la corona d’Inghilterra e nel Meridione d’Italia, fino al Nord Africa.
I Normanni alla conquista dell’Inghilterra
Con la battaglia di Hastings del 1066, Guglielmo il conquistatore insedierà la dinastia normanna sul trono inglese, ponendo fine sia alle mire danesi che al controllo della precedente élite germanica degli Angli e dei Sassoni. La conquista del popolo del Nord sarà ricca di conseguenze, portando sull’Isola elementi della cultura continentale e caratterizzando il paesaggio con un ricco contributo di edilizia religiosa in stile romanico.
Il legame, inoltre, con l’Europa e gli interessi normanni sul suolo francese avranno decisive conseguenze anche sul modello politico inglese, portando ad un rafforzamento delle entità locali e di forme di decentralizzazione in virtù del forte assenteismo dei regnanti normanni impegnati nella gestione delle ricche risorse economiche di Normandia. Altrettanto importante saranno anche le conseguenze per il futuro conflitto della Guerra dei cent’anni che segnerà in modo profondo l’identità nazionale francese e il futuro sviluppo centralistico dell’Esagono.
Il Meridione d’Italia: tra la Sicilia e Gerusalemme
Le conquiste meridionali, in concorrenza con il ramo di espansione nordico, di Roberto Il Guscardo e successivamente di Ruggero, disegneranno non di meno il volto del sud della Penisola italiana costituendo, in antitesi alle propaggini bizantine e arabe, quell’identità unitaria del Regno delle Due Sicilie che storicamente e culturalmente avrà un ruolo cardine nelle vicissitudini d’Italia.
Senza dimenticare il ruolo normanno nella prima crociata per la riconquista dei luoghi santi. Non solo il popolo del Nord costituirà parte importante della cavalleria cristiana ma tra questi si staglierà sul palcoscenico del Vicino Oriente, la figura di Boemondo, gigantesco figlio avventuriero di Roberto Il Guiscardo, così ribattezzato dal padre per la sua mole, e in grado non solo di conquistare Antiochia ma di costituire un principato di lunga durata, riuscendo infine ad ottenere la mano di Costanza, la figlia del sovrano francese Filippo I.
In grado di espandersi in modo rapido e deciso, i normanni saranno a loro volta vittima di tale dinamismo ipertrofico subendo un processo di assorbimento culturale a favore delle élite locali, perdendo rapidamente le caratteristiche originarie e il rapporto con la prima comunità di Normandia. Destino iscritto in un popolo di uomini giunto dal Nord per la conquista ed infine irrimediabilmente sedotto.