Mattarella ha affidato l’incarico esplorativo a Casellati

Questa mattina il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha convocato la presidente del Senato Casellati per affidarle l’incarico esplorativo per formare il governo.
Dopo due giri di consultazioni, a distanza di un mese dalle elezioni non è stato ancora possibile formare un governo. Questa situazione si è venuta a creare a causa dei veti incrociati delle forze politiche.
Il ruolo di Maria Elisabetta Alberti Casellati è infatti decisivo ed il termine ultimo per riferire a Mattarella è venerdì. «Assumo questo incarico con lo stesso spirito di servizio con cui ho assunto quello di presidente del Senato. Sarete informati del calendario degli incontri che avverranno in tempi brevi» Queste le parole della seconda carica dello stato che si è poi incontrata con Roberto Fico, presidente della Camera. Nella storia della Repubblica è la seconda donna a ricevere un simile incarico, prima di lei solo la deputata comunista Nilde Iotti fu scelta da Cossiga nel 1987.
Il lavoro della presidente del Senato si rivela comunque particolarmente arduo. Il Movimento 5 Stelle ha ribadito la propria posizione riguardo un esecutivo con Forza Italia. Vito Crimi ha infatti affermato ai microfoni di Radio Rai «Alla Casellati diremo le stesse cose che abbiamo detto a Mattarella. Il veto su Silvio Berlusconi resterà, perché rappresenta il non cambiamento. Vogliamo dare una sferzata al modo di fare politica».
Più positivi invece gli esponenti della Lega che si dicono pronti ad un esecutivo, purché si finisca di litigare «Positivo l’incarico alla presidente Casellati perché il perimetro di un governo di centrodestra-5 stelle è esattamente quello deciso dal popolo italiano. La Lega è pronta a governare anche oggi, basta che gli altri smettano di litigare».
La scelta di Mattarella non porterà, molto probabilmente, a risultati risolutivi. Il Movimento continua a fare opposizione totale ad un esecutivo che includa anche Forza Italia. La Lega si dice aperta ad un governo con i pentastellati, ma includendo anche il partito del cavaliere che non intendono attualmente abbandonare. A sinistra il Partito Democratico ha fatto, nei giorni precedenti, alcune aperture ai cinque stelle, ma è a sua volta diviso all’interno, con i renziani che portano avanti in modo ostinato la linea dell’opposizione, mentre un’altra corrente del partito si dice pronta a sostenere Mattarella nel formare un nuovo governo. Il segretario reggente Martina ha detto «Con il mandato di verificare le condizioni per una possibile maggioranza di governo tra centrodestra e 5 stelle si pone fine alle ambiguità di questi 45 giorni. Altro che aspettare le elezioni Regionali, ora è il momento della verità per chi dopo il 4 marzo ha pensato solo a tatticismi e personalismi».