Elezioni regionali in Sicilia, ecco chi sono i candidati
Domenica 5 novembre si terranno le votazioni per eleggere il presidente della regione Sicilia ed i deputati dell’assemblea regionale che con la nuova legislatura saranno 70 e non più 90.
Il presidente uscente Crocetta, dopo un lungo periodo di indecisione, ha deciso di non ricandidarsi singolarmente, ma di appoggiare Micari con la lista “Il Megafono”. I candidati per la presidenza della regione sono: Musumeci, Sgarbi, Micari, Cancelleri, Fava.
Nello Musumeci si era già candidato alle precedenti elezioni, ma è poi stato sconfitto da Crocetta. Inizia la sua carriera politica tra le file dei movimenti giovanili del MSI a 15 anni e nel 1994, all’età di 39 anni, con la lista MSI – Destra Nazionale viene eletto presidente della provincia di Catania. Nello stesso anno diviene anche europarlamentare nella lista di Alleanza Nazionale e lo sarà fino al 2009. Nel settembre 2005, in polemica con Fini, abbandona AN e fonda il movimento Alleanza Siciliana che nel 2008 entra ne La Destra di Storace, anche se Musumeci lo abbandona nel 2014 per fondare il movimento civico #Diventerà bellissima, ispirato ad una frase di Borsellino che si riferiva proprio alla regione Sicilia. Una volta dimessosi dalla carica di presidente dell’Antimafia regionale ufficializza la sua candidatura alle regionali siciliane, per le quali ottiene l’appoggio di Fratelli d’Italia – AN di Giorgia Meloni, di Energie per l’Italia di Stefano Parisi, di Noi con Salvini e poi dell’Unione di Centro e di Forza Italia.
Vittorio Sgarbi è un nome noto al panorama politico italiano e non solo. Ha deciso di correre da solo per le elezioni, annunciando la sua candidatura il primo settembre, affermando anche che non avrebbe problemi ad allearsi poi con il centrodestra o con il Movimento 5 Stelle. Ovviamente ha soddisfatto le aspettative di chi aspettava il solito Sgarbi, quello che abbiamo abituato a conoscere nei talk show televisivi, infatti ha così risposto ad una giornalista «Perché votarmi? Ma lei, signorina, verrebbe a letto con me o con Musumeci?». Sgarbi ha poi affermato di voler basare la sua candidatura alla presidenza della regione sull’erotismo «La politica è eros. E non mi direte che è attraente ed erotico Armao: mi dicono che abbia delle splendide giarrettiere inglesi… oppure Lagalla… vi sembra erotico Musumeci? Micari è erotico come un baccalà. Fava invece non è male: ha un suo erotismo drammatico».
Fabrizio Micari non ha invece esperienze politiche alle proprie spalle: la sua carriera è totalmente accademica, dal 2015 è rettore dell’università di Palermo, attività dalla quale si è messo in congedo recentemente per dedicarsi alle elezioni regionali. Micari è sostenuto dal Partito Democratico e da Area Popolare, insieme a Leoluca Orlando, Centristi per la Sicilia e Sicilia Futura. Resta ancora qualche dubbio però all’interno di Area Popolare, una parte vorrebbe sostenere il candidato di centrodestra.
Giancarlo Cancelleri è il candidato del Movimento 5 Stelle, scelto tramite le votazioni online il 9 luglio. Alle sue spalle, prima di entrare in politica, c’è una carriera da metalmeccanico. È uno dei fondatori di Scorta Civica, associazione tesa a sostenere i magistrati che hanno subito minacce da parte della mafia. Era candidato anche alle precedenti elezioni regionali. Anche se il candidato, come accaduto a Genova, rimarrà quasi sicuramente Cancelleri, il tribunale di Palermo ha oggi accolto in via cautelare il ricorso di Giulivi, escluso dalle votazioni online del Movimento, il quale sostiene di esser stato escluso senza motivazioni valide, pertanto bisognerà osservare come questa vicenda influenzerà i risultati elettorali dei pentastellati.
Claudio Fava è il figlio del giornalista Pippo Fava, ucciso dalla mafia. Laureato in giurisprudenza, è stato deputato nella XI e nella XVII legislatura, prima con La Rete, partito di sinistra con un forte impegno nella lotta alla mafia, e poi con Sinistra Ecologia e Libertà. Nel 2015 aderisce a Sinistra Italiana, mentre due anni dopo si schiera con Articolo 1-Movimento Democratico e Progressista. La sua candidatura ha ricevuto il sostegno di varie forze alla sinistra del Partito Democratico come Mdp, Sinistra Italiana, Possibile, Verdi, Prc e Pci.