Napolitano a Betlemme

di Giuseppe Savo
Nella giornata di ieri il Presidente della Repubblica si è incontrato a Betlemme, in Cisgiordania, con il leader dell’Autorità Nazionale Palestinese, Abu Mazen.
In questo meeting, che possiamo definire storico, sono state gettate le basi per la creazione di un’ambasciata palestinese in Italia.
Ecco le parole del Presidente Napolitano: “A nome del governo, annuncio l’ elevazione della delegazione palestinese al rango di missione diplomatica, e il rappresentante al rango di ambasciatore”.
Il capo di Stato ha inoltre precisato che “questo accordo avviene in piena amicizia con Israele. Siamo sempre fortemente impegnati per la costruzione della pace tra lo Stato ebraico e i palestinesi, secondo la formula dei due popoli in due Stati”. Ha infine chiuso il suo intervento con l’auspicio “che i prossimi mesi siano fecondi per il rilancio della prospettiva negoziale perché, ancora prima di settembre, conta di riaccendere a maggio, a giugno e in estate il clima di dialogo”.
A queste parole di grande apertura ha fatto eco la soddisfazione del leader palestinese che ha ringraziato l’Italia “per l’ennesimo regalo”, e per le iniziative umanitarie che nel corso degli anni ha avuto verso il popolo palestinese, “gesti che non potremo mai dimenticare”.
Abu Mazen non ha poi mancato di ribadire quelle che sono le richieste dell’Anp, basate sulla “fine della politica degli insediamenti e su un ritorno ai confini del 1977”, concludendo il suo intervento con un’apertura verso un accordo con Israele, purché questo sia concluso in tempi brevi. Infatti, secondo il leader palestinese “ il tempo che abbiamo davanti è molto breve, ma ce ne è a sufficienza per riprendere il negoziato su queste basi. Il governo israeliano deve cogliere le attuali occasioni e capire che il popolo palestinese non può sparire, e che proprio per questo va colta questa occasione storica”.