M5S blocca la candidatura di Di Maio a premier. Casaleggio: «pronti a governare ma non ci sono i nomi»
Il M5S è incerto sulla possibile candidatura di Di Maio a premier. A esprimere dubbi sull’ascesa del grillino alla guida del governo è Gianroberto Casaleggio, che al raduno dei pentastellati a Imola ha mostrato le sue perplessità sui suoi stessi adepti.
«Certamente siamo pronti a governare, ma non ci sono nomi» ha ribadito il leader pentastellato, avendo cura di eliminare qualsiasi illusione su Di Maio: «Non è certo che sarà premier». E, se sulla sua candidatura sono state diffuse più incertezze che conferme, sulla successione dei grillini al Campidoglio è calato il silenzio e nessuna informazione è stata rivelata da parte dei due leader del M5S.
La replica di Di Maio non ha lasciato spazio a conflitti e il vicepresidente della Camera ha optato per una linea neutra, sottolineando la necessità «di rispettare le regole, perché solo in questo modo gli elettori avranno un candidato presidente sicuramente incensurato, un candidato sindaco residente nella città in cui si candida che non sarà un politicante di mestiere».
«Alle regole non si deroga, perché è l’unico modo per far diventare la nostra comunità di cittadini» ha concluso Di Maio che, insieme al premio Nobel Dario Fo, Casaleggio e Grillo, ha parlato di fronte a 4 mila persone arrivate all’autodromo nel primo pomeriggio. I militanti sono ora in attesa del messaggio finale di Casaleggio, un messaggio che forse toglierà qualche dubbio sulle candidature.