Mantovani in manette per corruzione nella giornata per la trasparenza
Concussione, corruzione aggravata e turbata libertà degli incanti: queste le accuse da cui dovrà difendersi Mario Mantovani, vicepresidente della Regione Lombardia arrestato dalle forze dell’ordine al termine di una lunga indagine condotta da fiamme gialle e procura di Milano. Il fermo è stato notificato in concomitanza della ‘giornata della trasparenza’, un evento organizzato dagli organi a guida della Regione a cui Mantovani avrebbe dovuto partecipare in qualità di relatore introduttivo.
Il tema dell’incontro “Il ruolo degli Enti nel sistema regionale e le attività in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza” stride con le accuse mosse al numero 2 di Maroni e, oltre alla facile ironia, testimonia il grande divario che separa l’agire politico di facciata da quello sotterraneo portato alla luce dalle forze dell’ordine e dalla procura. Anche in questo caso, in base al tipo di accuse, emerge infatti la fitta rete di rapporti clientelari che sovente si nasconde dietro operazioni all’apparenza pulite e volte all’interesse della cittadinanza. A testimonianza della doppia faccia di Mantovani c’è anche il discorso tenuto ieri, 12 ottobre, all’inaugurazione del nuovo ospedale ‘Guido Salvini’: “Siamo molto soddisfatti perché è un ospedale realizzato nei tempi e nei costi previsti e questo dimostra una sana gestione delle risorse dei cittadini. Rivolgo i miei complimenti alla struttura che ha realizzato questa eccellenza”.
Ma chi è precisamente Mario Mantovani? ripercorriamo la sua carriera: entra in politica nel ’94 ricoprendo la carica di responsabile dell’ufficio Enti Locali Forza Italia per la Regione Lombardia. Cinque anni più tardi, in occasione delle elezioni europee, viene eletto deputato tra le fila di Forza Italia e nel 2004 ottiene la riconferma. Iscritto al gruppo del Partito Popolare Europeo, è stato vicepresidente dell’assemblea parlamentare paritetica Africa Caraibi Pacifico-Unione Europea (ACP-UE). E’ stato membro della commissione per lo sviluppo regionale e della commissione per l’occupazione e gli affari sociali. Mantovani ha svolto inoltre il ruolo di osservatore internazionale.
Nel giugno 2001 è divenuto Sindaco di Arconate, carica riconfermata con quasi il 70% dei consensi sia nel 2006 che nel 2009. Mantovani è stato anche responsabile nazionale del dipartimento Politiche sociali di Forza Italia e nel 2006 ha ricoperto il ruolo di coordinatore dei progetti di “Motore Azzurro”. Nel 2008, su incarico di Silvio Berlusconi, ha costituito l’elenco e formato i 120mila “Difensori del voto”. Nello stesso anno divenne senatore nella circoscrizione Lombardia e fu nominato sottosegretario di Stato al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
Nel 2013 divenne consigliere regionale e fu nominato vicepresidente ed assessore alla Salute di Regione Lombardia. Nel marzo 2014 Berlusconi chiama Mantovani nel Comitato di Presidenza di Forza Italia e, da settembre 2015, è divenuto assessore ai rapporti con l’Ue, alla programmazione comunitaria e alle relazioni internazionali.
Oltre a Mantovani, gli agenti hanno arrestato anche Giacomo Di Capua e Angelo Bianchi; per il primo valgono le stesse accuse dirette al vicepresidente della Regione Lombardia mentre per il secondo – che ha ricoperto il ruolo di R.U.P di gare aventi come Stazione Appaltante il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per la Lombardia e la Liguria – l’accusa è di concorso in concussione. Bianchi risulta infine indagato anche per corruzione aggravata e turbata libertà degli incanti.