Galantino (Cei) attacca la politica, poi frena, ma è tardi per evitare la polemica
Nunzio Galantino, segretario della Conferenza Episcopale Italiana, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul tema immigrazione criticando l’operato del Governo e le posizioni assunte da Lega Nord e M5S. La rivista Famiglia Cristiana ha precisato che le dichiarazioni attribuite a Galantino sono state riportate “in modo esagerato nei toni all’interno di un colloquio confidenziale con il nostro giornalista” e che il monsignore sia per questo stato oggetto di strumentalizzazione “in quanto l’intervista doveva vertere solo sul progetto della Chiesa italiana per consentire a 1.400 ragazzi iracheni profughi di tornare sui banchi di scuola”. Monsignor Galantino – prosegue la nota della rivista – “ribadisce che il suo unico e vero interesse è e resta quello di difendere l’operato del Papa, nella linea del Vangelo secondo le parole di Gesù: ‘Ero forestiero e mi avete accolto'”.
Nonostante il dietro front di Famiglia Cristiana, le polemiche sorte dopo le dichiarazioni del segretario della Cei non sono mancate. Il monsignore aveva messo in evidenza l’inoperosità del Governo definendolo “del tutto assente sul tema immigrazione” e aveva contestato le leggi “che in buona sostanza respingono gli immigrati e non prevedono integrazione positiva”.
Durante l’intervista, Galantino aveva rispedito al mittente le accuse mosse a Cei e Caritas di guadagnare con gli immigrati e aveva precisato che “nelle nostre strutture, quelle accreditate, la polizia ci porta gli immigrati e poi chi si è visto si è visto”.
Come anticipato, il monsignore ha attaccato anche Lega e Movimento: “I piazzisti sono molti, piazzisti di fanfaronate da osteria, chiacchiere da bar che rilanciate dai media rischiano di provocare conflitti”. Galantino – a dar rinforzo alla sua tesi – ha aggiunto che “ci sono vescovi che ospitano immigrati a casa propria e non si sono mai riempiti le tasche di soldi, anzi. Lo fanno anche Salvini, Zaia e Grillo?”.
Le risposte a queste dichiarazioni non sono tardate ad arrivare; Debora Serracchiani, Pd, ha difeso l’operato del Governo che – a suo dire – “sta affrontando con razionalità una soluzione difficile e lo sta facendo molto meglio che in altre parti. Nessuno – prosegue il vicesegretario – può pensare che l’Italia risolva l’emergenza dell’intero continente da sola, motivo per cui abbiamo fatto sì che tutta l’Europa si muovesse. Abbiamo preso le misure per la sicurezza degli italiani e chiederemo che venga affrontato seriamente il tema del rimpatrio”.
Roberto Fico, M5S, ha allontanato qualsiasi ipotesi di “asse lega-m5s” definendolo come mero “sciacallaggio informativo di chi ci vuol dipingere beceri e inadeguati, addossandoci gli eccessi mediatici e le intolleranze salviniane”.
Il segretario della Lega Matteo Salvini ha difeso i leghisti dalle parole del monsignore ed ha rilanciato chiedendo – sulla propria pagina social – se il segretario della Cei abbia o meno rotto le scatole: “Il signor Galantino, portavoce dei vescovi, pensa che gli italiani debbano accogliere tutti gli immigrati sempre e comunque. E i leghisti che non la pensano come lui, sono ‘fanfaroni da osteria’. Ma l’Italia è ancora una Repubblica o dipende dal Vaticano? Chiedo a voi amici cattolici ma questo Galantino ha rotto le scatole?. L’immigrazione senza limiti e senza regole è solo caos. Per i 4 milioni di disoccupati e i 9 milioni di poveri, niente alberghi?”.
Galantino è stato criticato anche da Maurizio Gasparri, che fa notare come il monsignore non si sia “ancora ripreso dalla sconfessione del popolo delle famiglie che ha gremito a giugno piazza San Giovanni nonostante il suo fallito boicottaggio. Continua a inserirsi nella polemica politica con parole non consone a un ruolo cui è giunto impreparato e per il quale è giudicato inadeguato dal novanta per cento dei vescovi italiani”.
Davide Lazzini
13 agosto 2015