
ROMA- Approvato il disegno di legge di riforma della Rai dall’Aula del Senato con 142 voti favorevoli e 92 contrari. Un disegno di legge che prevede misure riguardanti la nomina e le funzioni del consiglio di amministrazione, del presidente e dell’amministratore delegato. In particolare sono stati approvati emendamenti che prevedono per l’amministratore delegato un’incompatibilità con cariche di Governo, anche se ricoperte nei dodici mesi precedenti alla data della nomina. Inoltre è previsto che l’amministratore delegato deve essere nominato tra coloro che non abbiano conflitti di interesse e non cumulino cariche in società concorrenti.
Il ddl detta inoltre norme sulla responsabilità dei componenti del cda e prevede la deroga, rispetto all’applicazione del codice dei contratti pubblici, per i contratti aventi per oggetto l’acquisto, lo sviluppo, la produzione o la commercializzazione di programmi radiotelevisivi, e i contratti aventi ad oggetto lavori, servizi e forniture di importo inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria. Prevista infine una delega per il riordino e la semplificazione dell’assetto normativo.
Il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi si dice soddisfatta: “E’ un primo passo importante. Il lavoro non finisce qui e probabilmente ci saranno altre modifiche alla Camera. Ma è un primo passo e sono soddisfatta”.
La votazione è stato un altro banco di prova per il Governo, che sull’Articolo 4 era andato sotto per i 19 di area democratica che hanno votato contro. Ma secondo Roberto Speranza (PD) l’unità del Pd può e deve costruirla per primo il segretario Matteo Renzi. Inutile scaricare responsabilità su altri”, riferendosi alla riforma della Rai e del voto in dissenso espresso ieri dai senatori della sinistra dem su un articolo del ddl.
Per Francesco Verducci (PD) “questa riforma è il primo passo di un percorso complessivo, perché arriva a pochi mesi dal rinnovo della concessione. Abbiamo in programma anche la scrittura di un nuovo testo unico delle convergenze multimediali, sempre mantenendo un ruolo principale del Parlamento”. “L’obiettivo” -continua Verducci- “è chiudere una stagione fallimentare e di aprirne un’altra. Mi rivolgo a Gasparri, faremo di tutto perché questa legislatura mandi in soffitta legge vecchie e inadeguate”. un ad in grado di operare, senza ledere il ruolo di primazia del Parlamento deciso dalle sentenze della Consulta. C’è un bilanciamento tra le prerogative dell’azionista e quelle del Parlamento, oltre a una separazione tra il livello politico “La Rai – ha detto ancora – ha perso legittimazione e credibilità a causa della lottizzazione. Questa situazione ha nell’attuale governance il suo colpevole, c’è un ruolo distorto della Commissione Vigilanza che noi vogliamo cambiare. Questa è una riforma forte anche da un punto di vista organizzativo, con un cda partecipato anche da lavoratori e gestionale rafforzata dall’introduzione di norme sulla trasparenza”.
Luigi Carnevale
31 luglio 2015