ROMA- “L’Italia è già fuori dalla linea del fuoco. Abbiamo iniziato un percorso coraggioso di riforme strutturali, l’economia sta tornando alla crescita e l’ombrello della Bce ci mette al riparo: tre caratteristiche che rendono questa crisi diversa da quella di quattro anni fa”.
Così Matteo Renzi in un’intervista al direttore del Sole24 Ore, di risposta a chi crede che l’Italia, a livello economico, rischi tanto quanto la Grecia.
Renzi sottolinea l’importanza di dare ascolto al popolo greco: se il 5 luglio, giorno in cui si svolgerà il referendum sulle proposte dei creditori, dovessero vincere i ‘no’, la Grecia “torna alla dracma e sarebbe un dramma innanzitutto per i greci, ma a questo punto devono decidere loro: i leader europei rispettino il volere di Atene, senza impicciarsi”. “Vogliono andarsene? Deciderà il loro popolo. Democrazia è una parola inventata ad Atene: Bruxelles la deve rispettare. Dal canto loro -prosegue il premier- i greci devono avere chiare le conseguenze della loro scelta”.
E su l’italia il presidente del Consiglio assicura che “Le clausole di salvaguardia non scatteranno”. “Certo, non sarà semplice”- ha aggiunto – “ma noi siamo quelli che le tasse le abbassano, non le alzano. Nel 2016 scommetto su un’ulteriore riduzione del carico fiscale, ma ancora e’ presto per discuterne, ne parleremo a settembre”.
Luigi Carnevale
30 giugno 2015