Festa della Repubblica, Inno di Mameli e Frecce Tricolori sul cielo della Capitale
Alle ore 9.15 di stamani, presso l’Altare della Patria a Roma, sono iniziate le celebrazioni della Festa della Repubblica. Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, accompagnato dal Ministro della Difesa Roberta Pinotti e dal capo di Stato maggiore della Difesa Claudio Graziano, ha depositato una corona di alloro in omaggio alla tomba del Milite Ignoto del Vittoriano. Sulle scale dell’edificio, a ricevere il Presidente della Repubblica, si sono riuniti il presidente del Senato, Piero Grasso, quello della Camera, Laura Boldrini, e il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. A fare da sottofondo alla celebrazione era presente la banda dell’Esercito che ha intonato l’Inno di Mameli mentre le Frecce tricolori sorvolavano sul Vittoriano. Dopo l’alzabandiera solenne e la deposizione della corona d’alloro, Mattarella è stato accolto dall’applauso di un pubblico di circa 3400 persone tra civili e militari. Come da tradizione, dopo l’omaggio alla tomba, ha preso via la parata militari diretta ai Fori Imperiali: la sfilata è stata suddivisa in tre sette settori ed è stata aperta, come di consueto, dalla banda dei carabinieri.
“Nel celebrare il 69esimo anniversario della Repubblica, rivolgo anzitutto il mio pensiero deferente alla memoria dei militari italiani che hanno perso la vita al servizio della Patria – si legge nel messaggio di Sergio Mattarella inviato al capo di Stato Maggiore della Difesa, Claudio Graziano – Ieri, nel lungo e travagliato percorso che ha reso l’Italia una nazione libera, democratica e in pace. Oggi, in Paesi attraversati da conflitti e devastazioni, in aiuto a popolazioni sofferenti che nella presenza delle forze armate italiane ritrovano la fiducia nel futuro e la speranza per un mondo migliore”.
Non potevano mancare all’appuntamento le alte cariche politiche: un bagno di folla per il sindaco della Capitale, Ignazio Marino, che ha percorso tutto il tratto da piazza Venezia al suo posto assegnato in via dei Fori Imperiali fermandosi a salutare i cittadini, tra strette di mano e brevissimi dialoghi. Idem per il Premier che, per la giornata della Festa della Repubblica, ha deciso di partecipare alla celebrazione ma di non esprimersi per lasciare la parola solo a Mattarella: “Oggi è la Festa della Repubblica e parla solo il capo dello Stato”.
Un breve pensiero è stato rivolto, attraverso una pagina Facebook, al marò tarantino Girone da parte del suo amico e collega Massimiliano Latorre: “Un caro e grande abbraccio al secondo capo Girone, ancora fisicamente troppo distante”. Il militare fa poi gli auguri di “buona Festa della Repubblica al Presidente della Repubblica Mattarella, al ministro della Difesa Pinotti, ai vertici delle Forze Armate e alle famiglie dei militari, soprattutto a quelli impegnati all’estero – scrive in un post – che non possono ‘gioire’ direttamente non essendo fisicamente oggi sul Suol Patrio”.
Mirko Olivieri
2 giugno 2015