Monti al Pdl: “Troppe tasse? La colpa è vostra”

Mario Monti impugna la spada e va all’attacco. L’offensiva del Premier avviene all’inizio della conferenza stampa che ha seguito il lungo Consiglio dei Ministri di ieri sera. Nel mirino del Professore ci sono Pdl e Lega, accusati di essere la causa della politica economica lacrime e sacrifici che oggi viene rinfacciata al governo tecnico.
Il Premier esordisce senza indugi, puntando subito il bersaglio Pdl-Lega, seppur in maniera allusiva e mai diretta: <<Vorrei cominciare con una parola di sdegno nei confronti di coloro che hanno governato, che governano e che si candidano a governare il nostro Paese giustificando l’evasione fiscale. Non si può istigare a non pagare le tasse, o istituire personali e arbitrarie compensazioni fra crediti e debiti verso lo Stato. Ci sono altri modi, in un Paese serio, per risolvere i problemi>>. Riferimento, indiretto ma solare, ad Angelino Alfano, segretario del Pdl e candidato naturale a Palazzo Chigi nel 2013, e al leader in pectore della Lega, Roberto Maroni.
Nei giorni scorsi, infatti, Alfano aveva proposto agli imprenditori aventi un credito nei confronti dello Stato, di non pagare le tasse fino a compensazione del credito. Secondo il segretario del Pdl, la compensazione sarebbe necessaria poiché <<in Italia c’è un’agenzia Equitalia velocissima nel riscuotere le tasse e uno Stato lentissimo nel pagare>>. Maroni, invece, oggi guiderà il fronte dei sindaci leghisti che predicano <<la disobbedienza fiscale>> contro l’Imu, considerata <<una rapina>>.
In questa situazione, Monti tiene a precisare: <<Bisogna accettare l’amara realtà dei fatti: se oggi c’è l’Imu è perché per tre anni è stata abolita l’Ici senza considerare gli effetti che ne sarebbero derivati. L’Ici non andava abolita in una situazione di finanza pubblica come quella italiana. Ci sono responsabilità del passato che causano l’attuale pressione fiscale. L’Imu serve a recuperare il tempo perduto negli ultimi tre anni. Inoltre, questa tassa è stata ideata dal governo Berlusconi. Noi l’abbiamo solo anticipata dal 2014 a oggi e l’abbiamo estesa alla prima casa. In questa materia il governo Monti non può rivendicare una grande immaginazione>>.
Continua il Premier: <<Oggi tutti invocano la riduzione delle tasse ma il Governo non si diverte a imporre tasse elevate e coloro che continuano a sostenerlo sappiano che gli italiani non sono affatto sprovveduti. La diminuzione del carico fiscale è possibile solo se tutti paghiamo le tasse, se nessun comparto pubblico si sottrae alla riduzione delle spese e se tutti riconoscono la necessità di moralità e legalità.>>
Monti, poi, nei confronti di coloro che contestano l’Imu, fa un’apertura che sa però di minaccia: <<Al posto dell’Imu e a parità di gettito, siamo disponibili a valutare una tassa patrimoniale>>. Quanto ai rapporti con l’Europa: <<Sarebbe puerile dire che il Governo non sbatte abbastanza i pugni sul tavolo per una politica economica orientata alla crescita. Abbiamo già visto l’inefficacia di politiche più declamatorie. Dobbiamo fare le cose necessarie nel nostro Paese per il risanamento dei conti>>.
Giuseppe Ferrara
1 maggio 2012