Italicum, ok dalla direzione Pd ma la minoranza non partecipa alla votazione
ROMA- Italicum approvato dalla direzione Pd ma respinto dalla minoranza.Questi i risultati della votazione democratica della legge elettorale che ha contribuito ad ampliare la frattura tra il vertice renziano e una minoranza sempre meno incline al confronto.
«Io chiedo oggi un voto sulla legge elettorale come ratifica di ciò che abbiamo fatto in questi 15 mesi e come mandato per i prossimi mesi», ha esordito il premier che dopo aver definito l’Italicum «uno strumento decisivo per l’azione del governo e per la legislatura» ha voluto spronare i suoi verso l’approvazione della legge elettorale da portare alla Camera dopo Pasqua, non oltre il mese di aprile.
Il voto di fiducia o , come l’ha considerata Renzi, «la questione di dignità», ha alimentato i malumori dei ribelli dem ma anche gli stessi che non hanno partecipato alla votazione hanno però assicurato di voler evitare la spaccatura del partito. Roberto Speranza ha chiesto un ulteriore confronto sull’Italicum perché «C’è ancora spazio, senza ricatti e senza minacce», mentre Gianni Cuperlo ha garantito un «inequivoco impegno» da parte di tutto il Pd nel possibile passaggio della legge al Senato.
Prima di arrivare al voto, Renzi aveva messo le mani avanti senza curarsi delle blande proteste interne al partito, chiarendo che si sarebbe trattato dell’ultima direzione Pd per discutere di legge elettorale.
Benedetta Cucchiara
31 marzo 2015