Esodati: per il governo sono 65mila per i sindacati no
Il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Elsa Fornero, ha ricevuto oggi i risultati dell’analisi compiuta dal tavolo tecnico istituito per le problematiche relative ai cosiddetti esodati. Parliamo dei lavoratori che prima dell’innalzamento dell’età pensionabile prevista dalla nuova riforma, hanno concordato il proprio licenziamento sottoscrivendo accordi di mobilità o di uscita incentivata dalle aziende in attesa di arrivare alla pensione, trovandosi quindi ora senza reddito e senza pensione.
Le cifre allarmanti sostenute nei giorni scorsi – si era giunti addirittura a 350mila – sono state smentite, almeno dal governo.
Un comunicato odierno del Ministero del Lavoro rende noto che il tavolo tecnico ha consentito di accertare che il numero degli esodati, definiti molto delicatamente “salvaguardati”, “è di circa 65mila e pertanto l’importo finanziario individuato dalla riforma delle pensioni, attuata col decreto Salva Italia, è adeguato a corrispondere a tutte le esigenze senza dover ricorrere a risorse aggiuntive”.
“Tale importo – continua la nota – era il frutto di stime prudenziali che hanno reso possibile includere anche quanti, successivamente introdotti da emendamenti parlamentari al decreto Milleproroghe, non erano compresi nella platea originariamente prevista. Proprio per rispetto verso queste persone il Ministro Fornero ha voluto che il controllo dei dati fosse scrupoloso e preciso, una stima che ha quindi richiesto un’analisi di dettaglio molto puntuale e un tempo relativamente lungo che può aver alimentato preoccupazione. Si è data così risposta a una situazione di comprensibile ansia per migliaia di persone, fugando un ingiustificato allarmismo.”
Per Cgil, Cils, Uil e Ugl, il numero indicato da Fornero non è corretto. Per la Cgil “il governo scherza con il fuoco, il dubbio è che con queste cifre si voglia nascondere la vera entità del fenomeno per non ammettere di aver fatto una riforma delle pensioni sbagliata e superficiale”. Anche secondo Bonanni, segretario della Cisl, “gli esodati sono decine di migliaia in più dei 65mila indicati dal ministero del Lavoro”. “La cifra è credibile – ha spiegato Bonanni – secondo i criteri utilizzati dal Governo. I due anni stabiliti dal Milleproroghe sono troppo pochi, abbiamo chiesto di portarli a 48 mesi per non lasciare per strada decine di migliaia di persone. Stare a 24 o 48 mesi cambia molto: la differenza sono decine di migliaia di lavoratori”.
Ermes Antonucci
12 aprile 2012