Il Patto del Nazareno crolla sulle riforme, Berlusconi: «Voteremo contro»
ROMA – «Voteremo contro le riforme». A dichiararlo il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi che, accantonato il Patto del Nazareno, ha annunciato di voler creare un centrodestra compatto contro Renzi.
Più combattivo che mai, l’ex Cav si è rilanciato alla guida del suo partito per sfidare un Pd «arrogante» e per creare una alternativa politica alla prepotenza democratica. «Oggi rappresenta un momento importante per una ripartenza – ha dichiarato Berlusconi- Il primo passo di un cammino, un’occasione per il rinnovamento di Fi che si candida per tornare a vincere e a guidare il Paese. Un Paese che sta peggio dal punto di vista economico, democratico, di equilibrio delle istituzioni. La disoccupazione è ai massimi e quella giovanile supera il 40% spesa e debito pubblico sono aumentati».
L’ex premier non ha esitato a difendersi dalle accuse di tradimento del Patto del Nazareno, scaricando le responsabilità su Renzi e sull’inaffidabilità del Pd: «A Palazzo Chigi c’è un segretario di partito con il quale fino in fondo avevamo sperato di condividere le grandi scelte istituzionali del Paese ma per la sinistra il partito viene prima del Paese».
Martedì, il voto finale sulla riforma Costituzionale rappresenterà il terreno di scontro tra Pd e forzisti che hanno già espresso l’intenzione di astenersi. Ma Raffaele Fitto ha messo in guardia in leader azzurro da scelte azzardate, invintandolo alla diplomazia tra partiti: «Non possono non parlare oggi di Berlusconi, ma devo dire che si chiude in un bunker con dei collaboratori, noi invece suggeriamo un’altra strada, nuove regole di democrazia, ma per fare questo non vogliamo scontrarci con qualcuno».
Le affermazioni di Berlusconi non hanno minimamente scalfito la sicurezza del premier Renzi, che si è detto certo di avere in Parlamento tutti i numeri per andare avanti.
Benedetta Cucchiara
8 marzo 2015